Serena
Data: 03/01/2022,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Masturbazione
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... soddisfatto… Oppure…
Oppure no? Non lo era ancora?
“Scusami solo un istante, puttana” disse Marco, passandole un dito sul viso.
Ancora lo schifo che quel ragazzo le faceva ebbe il sopravvento, e lei tentò di sottrarsi a quel semplice tocco, arretrando con il capo e abbassando le braccia.
E lo sguardo di Marco si fece cupo. Fu un istante.
La prese per i capelli, portando il viso di lei a tre centimetri dal suo.
“E’ meglio che tu cominci a capire alcune cose, troia. Se io voglio toccarti, lo faccio” e mentre lo diceva, le tirava la mano il capo all’indietro, mentre l’altra andava direttamente su l seno di lei.
Serena tentò dapprima di divincolarsi.
“No! Mi stai facendo male!” disse quasi urlando.
“Allora io credo sia il caso tu sia ubbidiente, troia, capito?” Le scrollò nuovamente il capo mentre lo diceva, mentre al contempo affondava le dita nella carne morbida della tetta.
Serena era in lacrime, spaventata, incapace adesso di reagire, vuoi per la stretta del ragazzo, vuoi per la semplice considerazione che non aveva scampo… Doveva assecondarlo… per forza… le carte in mano le aveva lui… carte che potevano distruggerle la vita…
Assecondarlo… almeno per il momento, almeno fin quando fosse arrivato magari un cliente che avrebbe costretto Marco a fermarsi… o magari l’inizio del turno di Paola! Ecco, sì! A mezzogiorno sarebbe arrivata, e Marco senz’altro avrebbe interrotto quell’assurdità!!
“Dicevo, troia, hai capito?”
“S-sì…” bisbigliò ...
... lei, remissiva.
“Ottimo” disse lui, permettendole di divincolarsi.
Serena lo fissò… stupefatta di come quell’espressione di lui cambiasse così rapidamente….
Adesso era tornata quella faccia sorridente del cazzo…
“Come ti stavo dicendo, devi scusarmi un minuto. Mi attenderai qui, con le tue belle tettone al vento, e le mani sempre sulla testa…”
“Ma… ma dove devi andare??” chiese lei, sconcertata.
“Poco lontano… sistemo solo una cosa in negozio, e sono tutto per te, mia puttana…”
Pronunciava le parole mentre lentamente riavvicina le dita al viso di lei…
“Le mani…” sussurrò lui, e Serena non potè far altro che riassumere la posizione. Le dita di Marco intanto scendevano dal viso, che ostinatamente lei continuava a tenere voltato, al collo…
I singhiozzi di Serena le scuotevano il corpo, mentre il tocco scendeva lungo il seno di sinistra… un tocco leggero… a scendere… verso il capezzolo, che lui strinse appena…
Marco sorrise. Nonostante il tentativo di nasconderlo, Serena non era riuscita a nascondere il lieve sussulto generato da quel tocco…
“Bene, pensò lui, ci sarà da divertirsi parecchio”.
Le prese il broncetto tra due dita “Torno subito, mia puttana, mi raccomando, rimani in posizione, se non vuoi che io perda la mia gentilezza…”, e si girò, rientrando nel negozio, lasciandola lì, sconvolta e schoccata.
Si trovava mezza nuda, alla mercè di un uomo che al suo confronto era un ragazzino, un ragazzino che si stava permettendo di… no! Voleva ...