1. L'abisso - premessa


    Data: 07/06/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Alexposy, Fonte: Annunci69

    Faccio una breve premessa (che già per me è un ossimoro)
    
    questo racconto è un’introduzione ai prossimi. Per come sono fatta non riesco a raccontare di cose successe dopo senza partire dall’inizio.
    
    Chi mi conosce e sa come scrivo spero saprà perdonarmi, per gli altri.. diciamo i più materiali.. passate oltre perchè questo racconto non fa per voi.
    
    Recentemente mi è capitato di ripensare a certi avvenimenti del passato che si collocano in una finestra di pochi anni. Il comune denominatore di quel periodo è stato, mio malgrado, una forte, fortissima propensione alla stupidità.
    
    A pensarci oggi, col senno di poi, è facile non credere di essere stati capaci di certe “sciocchezze” ma da un certo punto di vista l’adolescenza è anche questo.
    
    Già da diversi mesi mi frequentavo con il ragazzo ripetente della classe.. devo dire che non fu un colpo di fulmine, anzi… inizialmente lo presi in fortissima antipatia a causa del suo atteggiamento verso noi compagni e soprattutto verso di me.
    
    Mi aveva presa di mira con battutine, inizialmente sporadiche, poi sempre più insistenti… e a volte anche pesanti.. dal come vestivo a come parlavo o addirittura ridevo.. o peggio.
    
    Io, nella mia infinita stupidità e ingenuità, cominciai a tararmi di conseguenza cercando di non dargli motivo di prendermi di mira. Fu una cosa stupida da parte mia… fui così attenta a cosa non fare o non dire che arrivai al punto, senza rendermene conto, di essermi quasi completamente isolata da tutti i ...
    ... miei compagni interrompendo ogni interazione.
    
    Ma certe volte era davvero impossibile evitare di sentire il suo bisbigliare, sicuramente con delle battutine, anche durante le mie interrogazioni..
    
    Si era già circondato di un paio di ragazzi della classe che negli anni precedenti erano sempre stati simpatici con me o quantomeno normali ma ora lo seguivano fedelmente e gli davano corda alimentando questo suo atteggiamento di superiorità verso di me e gli altri compagni.
    
    Durante gli intervalli sparivano, qualcuno dice per andare a fumare di nascosto, e in effetti si sentiva un odore particolare quando rientravano.
    
    Un giorno, inaspettatamente, durante una pausa a metà mattina lo vidi avvicinarsi e sedersi in corridoio sul muretto vicino a me.. la cosa mi sorprese per due motivi, il primo fu che era da solo… e il secondo.. cosa a cui non avevo mai pensato.. non mi si era mai avvicinato davvero per rivolgermi la parola direttamente. Le sue prese di mira non erano mai dirette ma sempre lanciate nell’etere.. come se potesse sempre negare di avere un obbiettivo specifico per capirci.
    
    Io tendevo a uscire dalla classe per evitare appunto di sentirlo o vederlo quando faceva il suo show ed evitare di dargli ispirazione per fare il gradasso, perchè quando ero presente dava sicuramente il meglio.. (in senso negativo ovviamente)
    
    Quando arrivò da me mi chiese se stavo bene.. perchè ultimamente non mi vedeva più allegra come all’inizio dell’anno… e sorpresa sorpresa… mi chiese se ...
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