Eros e Thanatos
Data: 01/01/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: disqus_9jie92Qp1d, Fonte: EroticiRacconti
... mio amore. Lo amavo davvero? Si non c’erano dubbi lo amavo e il non potersi vedere, sfiorare e toccare mi dilaniava l’anima. Dopo quella confessione il nostro rapporto cambiò in un certo senso. Thanatos aveva abbattuto ogni barriera, non mi teneva più a distanza, adesso avevo capito che la sua era paura di essere giudicato come un porco schifoso forse; quella sentenza però se l’era data lui. Magari da ragazzo non era stato proprio uno stinco di santo per via della sua infanzia e adolescenza complicata, ma infondo chi lo è? Chi non ha qualcosa da imputarsi, qualcosa di cui non andare per niente fieri? Ai miei occhi Thanatos era un uomo straordinario, affettuoso, protettivo per le persone che ama; avrei voluto molte volte che si vedesse con i miei occhi per capire quanto meraviglioso fosse, e chissà forse lenire un po’ quelle ferite che lo facevano così soffrire. Una volta da una parte avevo letto “ lei era un angelo bramoso del caos, lui un demone in cerca di pace” e noi eravamo così. Thanatos riusciva a tirar fuori ogni mio desiderio più proibito ed io invece riuscivo a calmarlo, a farlo ragionare a portarlo sulla “retta via”. Dopo quella confessione non ci furono più altri che non fossero i nostri rispettivi partner, nella nostra infedeltà eravamo fedeli. Con Thanatos facevo cose che con Eros non avevo mai fatto, ci videochiamavamo spesso almeno ci vedevamo in maniera più concreta che dietro ad una foto o ad un messaggio. Ci vedevamo ed il resto scompariva, le chiamate ...
... duravano ore, si alternavano tra momenti di puri ormoni, di provocazioni a momenti di estrema semplicità, momenti di vita quotidiana. Ogni tanto ero io che lo provocavo, lo desideravo, ogni mia fibra lo reclamava, reclamava ciò che era suo di diritto ma che per qualche strano scherzo del destino non poteva essere suo. Ci provocavamo a vicenda, mi raccontava delle sue esperienze e sebbene io fossi gelosa, mi eccitavo al pensiero di immaginarlo nei panni di un dominatore. Volevo che quelle cose le facesse a me. Thanatos mi aveva letteralmente rivoluzionato la vita. Sono stata sempre ferma sulla decisione che almeno nel sesso avrei avuto libertà di decisione, di scelta, di azione. Eppure con lui desideravo essere dominata, essere legata. Poi l’attimo dopo ci pensavo e mi ripetevo che non volevo quello. È come guardare il fuoco ed avere quella malsana attrazione di toccarlo. A me il fuoco piace, di questo ne sono certa.
-piccola non mi provocare, lo sai che chi gioca con il fuoco finisce per bruciarsi-
Lo avevo provocato mandandogli qualche foto mia nuda e lo avevo invitato a scoparmi sul marmo del bagno di casa mia.
- io il fuoco so gestirlo, so controllarlo, so alimentarlo e placarlo, mio dolce tesoro- lo avevo detto con molta malizia e seduzione. Thanatos aveva giocato un ruolo importante nella mia autostima mi aveva reso più audace, più porca, più sicura di me, mi aveva aiutato ad accettarmi, mi aveva fatto capire che io non avevo niente in meno delle altre e che se lo ...