9 Ester la mamma del mio miglior amico
Data: 29/12/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Fiocinatore, Fonte: EroticiRacconti
... dalla prima volta, che sono entrato da quella porta non aspetti altro!”
“Si è vero!”
“A proposito, hai una gonna appena sotto il ginocchio?”
“Si perché?”
“Indossala domani, perché a me piace la donna con la gonna e non in pantaloni!”
“Ok!”
Ester si spogliò, quando la vidi nuda, capii, che c’era bisogno di un restaling completo della sua persona, aveva delle gambe pelose, unghie da curare, sia alle mani, che hai piedi, poi c’era bisogno di un’esperta per migliorarle il viso con del trucco agli occhi e alla pelle.
Comunque non le dissi niente, la feci sedere vicino a me sul divano, poi m’avvicina e presi a limonarla, si vedeva, che le mancava la pratica, così dopo circa dieci minuti, pensai bene di farla sdraiare supina, incominciando a sliguazzarle la fregna, dopo altrettanti minuti, incominciò a gemere e ha eruttare succhi fino ad urlare per l’orgasmo, quindi la feci rivestire, infine le chiesi di vedere i vestiti e l’intimo che aveva.
Una volta nella sua stanza davanti l’armadio, scegliemmo due vestiti di moda anni prima, per quando andava a colloquio coi professori, un vestito da mettere l’indomani, ma poi da buttare, quindi passammo all’intimo.
Aveva diversi mutandoni, come quelli, che mettevano le nonne nel secolo scorso, alcune paia di gambaletti color carne, ma non calze sexy, non aveva reggiseni moderni, ma tutti vecchio stampo, scarpe solo tipo ginnastica o scarponcini fuori moda.
Comunque le dissi, che era quasi tutto da buttare, ma ...
... le scelsi anche cosa doveva mettere il giorno dopo, dopodiche la salutai.
Tornai a casa da Roberta, le spiegai, che il giorno dopo avrei accompagnato la signora Ester a Torino, per aiutarla a rimodernare il guardaroba, così mi feci dare gli indirizzi dove si serviva lei, chiedendole se potevo fare il suo nome per avere maggiore attenzione dal personale.
La sua risposta fu positiva, poi le dissi, che avevo bisogno della giustificazione di Carola, lei mi disse:
“Carola non c’è per una settimana, non ti sei accorto, che anche Marina è assente, sono andate in Austria a lesbicare”
“E adesso come faccio per la giustificazione?”
“Chiedilo con gentilezza alla vice preside, chissà, che non sia compiacente, magari se tu sarai carino con lei!”
“E chi è la puttana?”
“Beh c’è l’hai di fronte!”
M’avvicinai la strinsi, poi avvicinai le mie labbra alle sue, incominciando a limonarla, nel mentre feci entrare una mano dalla cintola dei pantaloni raggiungendo la figa, iniziando un ditalino.
La mattina dopo mi trovai con Ester alla stazione, per prendere il treno, l’osservai meglio, bella non era, ma nella sua bruttezza di donna 35enne, c’era qualcosa, che mi faceva rizzare l’uccello.
Forse l’avermi chiesto d’essere per lei il pigmaglione, che la svegliasse dal suo torpore, che durava da più di dieci anni.
Alle 8:35 il treno partì in direzione Torino dopo pochi minuti sussurrai all’orecchio di Ester:
“Vieni con me, che voglio farti vedere una cosa!”
S’alzò ...