I racconti di Giò – 1. La prima notte in hotel
Data: 28/12/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: GioiaFani, Fonte: RaccontiMilu
... nere autoreggenti col bordo in pizzo, dei sandali neri con tacco alto ed una borsetta abbinata.
Decido di truccarmi in modo abbastanza neutro e sono pronta per uscire.
Saluto i miei che mi fanno le solite raccomandazioni del caso ed esco.
Rapidamente mi dirigo a piedi verso casa della mia amica, ma questo è solo uno stratagemma perché il programma è che Riccardo mi aspetti lungo la strada.
Infatti è così, lo vedo che nella sua auto parcheggiata lungo la strada.
Salgo, ci salutiamo con un bacio e lui parte.
«Ti avevo chiesto un vestitino sexy o sbaglio?» Mi dice lui facendomi subito innervosire.
«Ce l’ho nello zaino.» Gli rispondo prontamente.
«Ottimo, cosa aspetti allora a cambiarti?»
«In auto?»
«Sì, così quando arriviamo sei già pronta.»
«Va bene…»
Slaccio la cintura, mi infilo tra i sedili e passo dietro. Mi sfilo i jeans e la t-shirt mentre Riccardo mi guarda nello specchietto posteriore.
Apro lo zaino e mi infilo il vestitino che mi cade decisamente a pennello. Poi tolgo le scarpe da ginnastica ed i calzini, infilo le calze autoreggenti e sistemo il vestito che a stento copre il bordo di pizzo.
Tenendo i sandali in mano mi infilo nuovamente tra i sedili anteriori, riprendo posto a lato passeggero ed indosso anche i sandali.
«Allora, che te ne pare?» Gli chiedo.
«Sei perfetta!» Risponde lui e aggiunge: «Bella e sexy!»
«Ne sono proprio contenta! Dove mi porti questa sera?»
«Ti va bene se andiamo al mare? C’è un ...
... ristorante di pesce molto carino e si mangia bene…»
«Sì va benissimo.» Gli rispondo io mentendo. Il pesce mi piace, è vero, ma sono una frana nel pulirlo e detesto le spine.
Durante il tragitto parliamo un po’ della settimana, ci fumiamo qualche sigaretta e ci facciamo una canna. Riccardo fuma spesso spinelli e sta portando anche me su questa strada. So che delle volte tira anche di cocaina ma per il momento non me lo ha ancora proposto e dentro di me penso che è meglio così.
In circa un’ora arriviamo a destinazione, parcheggia l’auto in un largo piazzale a ridosso del ristorante che, come aveva detto lui, è davvero molto carino.
Scendiamo dall’auto e andiamo verso l’entrata. Riccardo non è particolarmente elegante questa sera, indossa jeans neri, t-shirt girocollo bianca e scarpe sportive, ma posso dire che sta molto bene lo stesso.
Il ristorante dentro conferma le impressioni che avevo avuto da fuori. Un posto molto fine con luci soffuse, probabilmente il ritrovo ideale per le coppie innamorate.
Un uomo alto in camicia bianca ci viene incontro e ci chiede se siamo in due. Riccardo conferma e lui ci fa strada fino ad un tavolo un po’ appartato, sposta la sedia e mi fa accomodare. Io non sono abituata a queste galanterie e ne rimango piacevolmente sorpresa cosa che Riccardo nota accennando un sorriso compiaciuto, evidentemente questa sera vuole proprio fare colpo.
Il cameriere ci porge i menù poi accende la candela al centro del tavolo e si allontana.
«Ordino ...