RAPPORTI DI BUON VICINATO – (CAP.3) SEDUZIONE RUMENA
Data: 27/12/2021,
Categorie:
Etero
Autore: paco, Fonte: RaccontiMilu
... più languido… finito quello che doveva essere il piatto unico della serata, andò in cucina e prese una candela di quelle profumate di colore verde, l’accese e un odore di salvia misto a rosmarino invase tutta la stanza. Non l’aveva accesa prima se non si sarebbe perso l’odore del pesce… lei si avvicinava alla candela ed inalava quel profumo chiudendo gli occhi, ad ogni inalazione seguiva un sospiro di piacere e si andava rilassando sempre più sulla sedia. Ad un certo punto si alzò, mi prese per mano, con l’altra afferrò la candela e mi fece sedere in terra di fronte a lei con la candela in mezzo. Poi prese un grosso lenzuolo con il quale ci avvolse entrambi a mo di tenda, sempre con la candela accesa sotto. Subito quell’alcova si riempì talmente di fumo che arrivai ad eccitarmi anche sessualmente. Disse lei che era una tecnica di seduzione che le aveva tramandato la nonna. Era riuscita in pieno, in quel momento avrei fatto di tutto per lei, ero diventato il suo umile servo e lei era consapevole di ciò. Cosa avrebbe mai potuto volere da me in quel momento, tante idee mi passavano per la testa, ma non mi preoccupavano, avrei fatto veramente di tutto. Fortunatamente il suo tutto era sesso tra me e lei (avevo pensato pure all’energumeno, e sinceramente… è vero che avevo già fatto sesso con Nicola, però… l’energumento… quello no), sesso un po’ particolare, ma solo sesso. Mi fece stendere completamente nudo sul pavimento e cominciò a cospargermi il corpo di un unguento profumato ...
... ma che aveva appena tirato fuori dal congelatore, incominciò un massaggio che paralizzò completamente il mio corpo, riuscivo a muovere solo il collo e la testa.
Terminato il massaggio si alzò e si spogliò completamente… sotto aveva un pelo bello lungo e folto, si abbassò in modo da portarmi la sua figa a un pelo dalla faccia… “se ora dovessi pisciare berresti tutto?” accennai di si con il capo, ma non fece nulla. Si voltò e mi portò il buchino del culo davanti alla bocca… “se dovessi cacare te la mangeresti?”, le feci capire di sì, ma ancora una volta mi graziò. Si portò con la bocca davanti al mio pene… “se dovessi spompinare, mi verresti completamente in bocca?” certo, ma non mi diede soddisfazione. Si alzò e andò di la in bagno.
Tornò dopo un po’ e mi aiutò ad alzarmi… aveva preparato un bagno “bollente” non dico che l’acqua era a 100 gradi, ma mi fece entrare dentro, ero ancora tutto infreddolito dall’unguento profumato, il contrasto freddo-caldo mi stava facendo rimanere lì, ma lei incurante delle mie sofferenze mi immerse completamente. Uscii dall’acqua sfinito, le gambe non mi reggevano più, così mi accompagno sul letto… trovai la stanza preparata ad hoc, le candele profumate accese, luce soffusa, tende di colore arancione che rendevano quella stanza 3 metri per 3 una vera stanza del sesso. Mi fece stendere e cominciò a massaggiarmi le gambe… pian piano sentii il sangue scorrermi nelle vene e ritornarmi le forze… ormai ero fuori di me, vedevo piacere in tutto ...