RAPPORTI DI BUON VICINATO – (CAP.3) SEDUZIONE RUMENA
Data: 27/12/2021,
Categorie:
Etero
Autore: paco, Fonte: RaccontiMilu
“Sorpresa: nell’appartamento dei “nonni” trovo una rumena dalle voglie mostruose.”
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Tic, tic, tic… quel rumore tutta la notte incominciava a diventare strazziante, vado in cucina e vedo che dal piano di sopra c’è una perdita. La mattina appena viene il signor Tonino salgo sopra dai “nonni”, il signor Giuseppe e la signora Franca però non ci sono, stanno fuori dalla figlia, ad aprirci la porta viene un energumeno, un rumeno tutto tatuato in connottiera e boxer, di spalle avvolta in una asciugamano una donna anch’essa rumena. Dissi al signor Tonino di chiamare la polizia, ma lui rifiutò (praticamente era lui che subaffittava l’appartamento). In pratica i due si erano ubriacati e lei si era addormentata nella vasca da bagno con l’acqua aperta ed era tutta traboccata. In più una perdita aveva fatto il suo. Dovemmo chiamare un idraulico (di fiducia del portiere, non poteva fare trapelare la storia), così per tre/quattro giorni stavo senza casa. Il signor Tonino mi invitò da lui, poi pensò bene di trovarmi un’altra sistemazione presso il palazzo gestito da un suo amico dove pure c’erano appartamenti che subaffittavano anche ad ore come case di appuntamento quando i proprietari (per lo più anziani) non c’erano. Il tutto ad una condizione: Natasha doveva venire con me, altrimenti avrebbe parlato. Ma a me cosa entrava in tutta questa storia? praticamente nulla, però non so perché accettai il compromesso raggiunto. L’importante era che l’energumeno non ...
... venisse!
Quindi quella settimana mi trasferii a due isolati da lì e la sera tornando a casa trovavo Natasha che mi preparava la cena con tutti pasti tipici del suo paese (era davvero un’ottima cuoca, peccato che invece di mettersi a cucinare si mettesse a fare la prostituta per i suoi concittadini). Una sera tornando sentii un profumino davvero speciale, entrai e trovai la tavola apparecchiata a lume di candela con calici e posate d’argento. Mi preparai per la cena e Natasha portò a tavola un ottimo bianco bello freddo, poi andò in cucina e tornò con una grossa orata avvolta da tante fettine di patate servita su un vassoio d’argento che emanava un odore così aromatico che stavo per andare in estasi. Aveva usato delle spezie del suo paese che sotto al formo davano quella sensazione di piacere e rilassamento totale. Lo avvicinò a me per farmi sentire l’odore che mi penetrò nelle narici provocandomi un forte piacere interiore.
Con molta maestria Natasha pulì il pesce mentre io versavo il vino, brindammo a quel 4 giorni passati assieme (devo essere sincero, abbiamo girato nudi per casa, entravamo ed uscivamo dal bagno tranquillamente insieme, abbiamo dormito nello stesso letto, ma non avevamo mai fatto nulla di sesso). Cominciai a mangiare il pesce e sentivo pian piano l’effetto di quegli aromi, mi sentivo stralunato, leggero, come ai tempi della scuola quando ci fumavamo l’impossibile nei bagni…, anche Natasha credo provasse la mia stessa sensazione, lo sguardo le diventava sempre ...