Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 9
Data: 17/12/2021,
Categorie:
Racconti 69,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu
La mattinata fu piacevole tra me e mia sorella c’era un affiatamento mai avuto, le chiesi se avesse raccontato a Matteo quello che era successo nel bagno, ma lei mi disse che non serviva che lo sapesse e che era una cosa solo nostra.
All’ora di pranzo ci fermammo a sulla spiaggia, mangiammo solo un gelato perché avevamo deciso di andare a cena fuori.
Il pomeriggio fu molto divertente giocammo prendemmo il sole e riuscimmo perfino a convincere Silvì a fare il bagno.
Tornammo a casa verso le sei facemmo i turni per le docce e dopo qualche chiacchiera sul terrazzo andammo a cambiarci per andare a cena.
Quella sera non sapevo proprio come vestirmi così chiamai mia sorella, le feci vedere quello che tenevo, mia sorella guardò tutte le alternative poi prese una mini di jeans, poi andò in camera sua e si presentò con una maglietta che non avevo mai vista, era un rettangolo con dei laccetti che si legavano dietro lasciando tutta la schiena nuda, mi disse:” cosi sarai bellissima!” si girò e se ne andò.
Mi cambiai mettendo quello che aveva scelto lei, poi sentii bussare alla mia porta era Matteo che aprì la porta e mise dentro la testa, rimase un secondo a fissarmi poi mi disse che mi stavano aspettando.
La cena fu ottima scegliemmo un ristorante nella zona alta di Positano dove non si vedeva il mare, ma ci stava una piccola orchestrina che girava tra i tavoli e cantava canzoni Napoletane ridemmo scherzammo e bevemmo tantissimo alla fine della cena riuscimmo a ...
... scolarci una bottiglia di vino.
Usciti ci dirigemmo verso il centro dove sia per i vicoli che sulla spiaggia la confusione non manca mai, ci sedemmo in un bar vicino la spiaggia dove ancora allegri per il vino prendemmo dei cocktail, la serata trascorse velocemente.
Ballammo ridemmo e bevemmo tutta la serata, ci furono diversi ragazzi che mi offrirono da bere, ma quella sera non avevo voglia di fare nulla se non ballare.
L’unico imprevisto della serata fu un ragazzo Francesco un ragazzino bassino brufoloso appiccicoso che mi si mise alle costole cercando in tutti i modi di approcciarmi, credo di non aver mai conosciuto un cretino di tale maniera. Cercava di ballarmi vicino atteggiandosi da grande latin lover dall’alto del suo metro e cinquanta scarso per un quintale di peso, capivo che si avvicinava dal tanfo di alcol sudore e profumo.
Cercai di levarmelo da dosso gentilmente varie volte finché non intervenne Matteo che prima cercò di convincerlo parlandogli, ma data la scarsa intelligenza del soggetto furono parole buttate al vento, ma appena Matteo usò un po’ di maniere forti da piccolo cacasotto scappo a gambe levate.
Tornammo a casa verso le 5 del mattino la scalinata che ci portò a casa sembrava non finisse mai, Silvì era in uno stato di ubriaca seria, io sull’euforica, mentre Matteo sembrava abbastanza sobrio.
Rientrati in casa andammo subito a cambiarci io appena entrata in camera mi buttai sul letto ero distrutta mi ci volle più di un quarto d’ora per ...