Distendersi gradevolmente
Data: 16/12/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... bigliettino dentro la borsa, sennonché in quel preciso istante rammentai coscienziosamente d’averglielo effettivamente riconsegnato.
‘Se non chiamerà lui, io non avrò neppure la facoltà né la probabilità di farlo, però che storia’ – pensai io amareggiata e lievemente dispiaciuta per quell’inatteso inconveniente.
In quel momento mi sarei uccisa, maledizione alla fretta e all’impazienza quando t’assale pensai mestamente afflitta dentro me stessa angosciandomi. La giornata passò in un attimo, ma arrivata a casa avevo ancora il pensiero di quell’uomo grazioso e incantevole che m’aveva fermato per un attimo, eppure per un breve ma delizioso periodo di tempo. Accesi lo stereo e feci un paio di telefonate per distrarmi un po’, stavo per crollare dal sonno quando sentii quasi soffocato il trillo del cellulare provenire dalla mia borsa, sicché m’affannai nel cercarlo, finalmente lo trovai, in quanto era un numero con la chiamata nascosta, allora esitai nel rispondere poi premetti OK, intanto che una voce profonda e sicura mi rispose dall’altra parte:
‘Saluti, io sono Alfredo, adesso ricordi? Ci siamo incontrati in mattinata nella caffetteria’.
Il cuore in quell’istante m’arrivò a bruciapelo in gola, io trattenni il respiro per un attimo e con noncuranza gli risposi:
‘Sì, è innegabile, lo ricordo con molto piacere’. Come avrei mai potuto ignorarlo e scordarlo.
‘Presumo che io sia fuori tempo massimo, dimmi una cosa, per caso t’intralcio?’.
‘No, per nulla, ...
... immagina, stavo proprio approntandomi per andare a spasso’.
‘Molto bene, mi fa piacere che ti stia preparando, perché adesso tu prenderai un taxi e verrai qui da me’ – esordì lui imprevedibilmente i n maniera intraprendente e piuttosto risoluta.
Io pensai che stesse bonariamente scherzando e gli risposi candidamente che avevo già un impegno, però lui replicò rimbeccando che sarebbe stato elementare e facile inventarmi una scusa dell’ultim’ora. Io gli chiesi perché avrei dovuto desiderare recarmi da lui, piuttosto che uscire con il mio amico, e lui mi rispose in modo secco e spigliato peccando d’immodestia e quasi di presunzione:
‘Se verrai qua, lo capirai molto presto da sola’. Davanti a quell’inatteso e a quell’insperato atteggiamento, a quel confronto così come d’una tangibile sfida io non seppi più resistere sennonché incalzai:
‘Dimmi per gentilezza la via e il numero’.
La sua risoluta reazione fu la conclusiva replica che udii dall’altro capo del filo, io rimasi sbalordita, collocai il telefonino e m’avviai verso la stanza da bagno, già riflettendo per quell’indumento consono che avrei ben presto indossato, ammaliata e rapita ancora una volta dalla voce convincente, lusinghiera e suadente di quell’uomo sconosciuto. Chiamai il tassì e mi parve d’arrivare talmente in un lampo da lui, il tassì si fermò di fronte a un bellissimo palazzo da poco restaurato con tanto d’usciere all’ingresso. Io pensai d’essermi sbagliata, ma controllai e l’indirizzo era proprio ...