1. Scopami, Scopami!


    Data: 13/12/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    ... semplice dito indice. Ormai risucchiata da un vortice di piacere, continuava la masturbazione incallita mentre il ragazzo la guardava a bocca aperta… e se la bocca pendeva sempre più verso giù, il cazzo si alzava all’insù fino ad ottenere la durezza del marmo.
    
    Il giovane si trovò in una brutta situazione, il pompino, la masturbazione… insomma era dannatamente eccitato tant’è che il cazzo sobbalzava da solo, pareva animato, protendeva verso la fighetta bagnatissima della fidanzata. Non era ancora la scena della penetrazione ma, il cazzo ebbe la meglio sulla ragione.
    
    Se qualcuno avesse visto quel monitor, quel video, avrebbe visto un ragazzo con un cazzo enorme, pulsante di vita, entrare senza indugio nella fighetta stretta e bagnata della sua fidanzata.
    
    Mentre lei era veramente concentrata, gemeva piacere, inzuppava il letto, non si accorse che il ragazzo le era accanto, quasi la spaventò. Lui l'afferrò dai capelli, la spostò in avanti e la fece camminare a carponi sul letto. In un attimo lei si ritrovò faccia a faccia davanti l’obbiettivo della telecamera, si girò quando avvertì il cazzo invaderla. Lui l’afferrò dal minuscolo girovita, la fece sua in un battito di ciglia. Una penetrazione selvaggia da almeno 120 bpm, una corsa sfrenata verso il piacere. Ma lo era?
    
    I due godevano questo non si nega, forse non riuscirono ad esprimersi al meglio… una pecorina davanti la videocamera? Che fantasia. Cos’altro si poteva fare quando già tutto era stato fatto? Proprio ...
    ... nulla, tanto vale scopare, godere e sborrare.
    
    Benché la posizione della pecora zoccola fosse ben apprezzata da entrambi, non era un piacere intenso, i gemiti perlopiù erano falsi, intrattenimento per segaioli anche se… quel video – che poi sarebbero diventati quei video – non sarebbe stato pubblicato. Nessuno li avrebbe mai visti… forse. Dunque il ragazzo rallentò la corsa sfuriata e selvaggia, il cazzo pulsava come i battiti di un cuore impazzito nella figa bagnata, spinse entrambi i pollici nell’ano della sua ragazza facendola urlare dal dolore, lei imprecò contro lui, non disse di levare i pollici dal culo però. Il ragazzo iniziò a prenderlo a percussioni, anche se il culo non era un tamburo, quel ragazzo riuscì a dare un ritmo melodico agli schiaffi. Lei, urlando e dimenandosi fece la voce accompagnatrice.
    
    La ragazza era calda, bagnata vogliosa di cazzo come una puttanella. “Scopami… scopami…” urlava tra uno schiaffo e l’altro. Il suo culo era rosso… “sono una puttana… sono una puttana… sono la tua puttana!” Continuò gemendo.
    
    Lui arrapato oltre il limite del fottibile, tolse il cazzo dalla figa sbrodolata, scendendo dal letto la trascinò, le divaricò le cosce, in quel momento lei si ritrovò gambe aperte a mezz’aria al bordo del letto, lui fuori. La prese, afferrando le sottili caviglie, portò la sua gamba destra sul letto dove affossò il piede, si chinò infilandole nuovamente il cazzo. Iniziò a penetrarla a fondo, al giusto ritmo. Qual’era il giusto ritmo? Il gemere ...