Amanda e il suo padrone (1a parte)
Data: 13/12/2021,
Categorie:
Trans
Autore: StellaTroia, Fonte: Annunci69
... cercando di fare ma non avevo nessuna intenzione di fermarmi.
Notai con grande stupore che anche lui mi stava toccando. Stavolta non più come amico, si stava eccitando. Un rigonfiamento tra le sue gambe ne era la prova e lasciava immaginare qualcosa di stupendo. La sua mano mi stringeva la coscia con forza, virilità, desiderio.
Rivolse il suo sguardo verso di me e mi disse: "frocetto, da quanto tempo aspettavi questo momento?"
Wowww!!! Aveva capito tutto di me!!!
Mi prese la mano e la portò sul suo cazzo, "dai" mi disse "adesso fammi vedere cosa sai fare".
Mmmmm, aveva un cazzo enorme, sui 22 cm bello doppio, una cappella rigonfia e rossa veramente bella. Ebbi un po' di paura immaginando al dolore che avrei provato nel caso avesse voluto anche penetrarmi. Ma fu solo un momento perché sapevo che mi aspettava una scopata che avrei ricordato per sempre.
Lui con un gesto veloce si tolse i pantaloncini e il suo cazzone svetto' fuori dritto turgido. Wooowww. Il mio sogno si stava avverando e avevo la fighetta anale già tutta bagnata.
Lo presi in mano e cominciai a masturbarlo lentamente. Lui socchiudeva gli occhi per la piacevole sensazione che gli stavo provocando "Frocio! Prendilo in bocca dai" mi disse con voce eccitata, portai la mia bocca sulla sua cappella e cominciai a leccarla e baciarla, la facevo entrare in bocca per pochi centimetri. Entrava e usciva dalla mia bocca come se stessi mangiando un cono gelato. Lui rantolava, mi mise una mano in testa e ...
... mi spinse lentamente verso il suo ventre facendomi scivolare il cazzo fino in gola. Accelerò il ritmo e sentivo il suo cazzo sempre più vicino alle mie tonsille, mi bloccò la testa. Con il cazzo in gola stavo per affogare, mugolavo avevo una sensazione di vomito, ma lui - lo stronzo - non allentava la presa nonostante io facessi forza per liberarmi.
"Sei un frocio che non sa nemmeno spompinare" e con tono minaccioso e un po' incazzato continuò: "dai, impegnati altrimenti ti sputtano con Giulio" (Giulio era il mio capoufficio).
Sinceramente ebbi un po' di paura. Lui era uno deciso, faceva tutto ciò che gli passava per la testa e non credo avrebbe avuto nessun problema a sputtanarmi.
Quindi ripresi il cazzo in bocca con più impegno e dedizione, in quel momento di lucidità pensai a soddisfare solo lui, seguivo i segnali che mi dava verbalmente e non.
Forse è stato in quell'occasione che ho capito veramente come fare un pompino ad un uomo.
Succhiavo avidamente il suo cazzo duro e venoso, lo facevo scivolare fino in gola e mi bloccavo mentre lo avevo tutto in bocca sforzandomi di tenerlo in gola fino a quando veramente non riuscivo quasi piu a respirare.
Poi risalivo con la bocca fino a farlo uscire completamente. Ripetevo più volte sempre più velocemente le discese e le risalite e mi fermavo di tanto in tanto con il cazzo in gola.
Sentivo i suoi gemiti e mi piaceva moltissimo sentirlo godere per merito mio, della mia bocca.
Ogni tanto lo cacciavo fuori e ...