Amanda e il suo padrone (1a parte)
Data: 13/12/2021,
Categorie:
Trans
Autore: StellaTroia, Fonte: Annunci69
All'epoca ero poco più che trentenne e lavoravo per una grande multinazionale.
Ero per alcuni giorni in UK per lavoro insieme al mio capo e a un consulente della mia azienda che ormai consideravo più che un collega perché era con noi da un paio di anni e si era creata una sorta di amicizia.
Un bel maschio, circa 40 anni, molto alto, più di 2 metri. Infatti giocava a basket, bello come il sole, un tipo moro, capelli nerissimi, fisico tonico anzi palestrato, molto villoso.
Era diventato oggetto delle mie masturbazioni quotidiane ma mai avrei pensato di potermi confidare con lui né tantomeno fargli delle avances.
Si chiamava Giacomo, un tipo divertente oltre che macho.
La mattina partimmo con il primo volo e ad ora di pranzo eravamo già arrivati a destinazione presso la sede UK della nostra azienda.
Incontrammo i colleghi e il pomeriggio lavorammo con loro fino alle 17, poi un'auto ci accompagnò nel nostro hotel. Ognuno andò nella propria stanza e ci demmo appuntamento alle 20 nella hall per andare tutti fuori a cena.
Fu una bellissima serata, insieme a noi c'erano un paio di colleghi inglesi molto simpatici che tra l'altro bevevano parecchio e noi ovviamente non potevamo essere da meno.
Una serata tra uomini molto divertente.
Alle 23, rientrati in hotel stanchi per la giornata trascorsa ma anche per tutto il vino che avevamo bevuto, ci congedammo e andammo a dormire.
Sistemai le mie cose, feci una doccia e mi sdraiai sul letto a guardare la ...
... TV.
Era ormai mezzanotte e sentii bussare alla porta misi un asciugamani intorno ai fianchi e aprii.
Con mio stupore, era Giacomo.
Indossava dei pantaloncini corti e una maglietta bianca molto aderente che faceva risaltare il suo fisico da bronzo di Riace, in mano aveva una bottiglia di whisky e due bicchieri con ghiaccio, era venuto a chiedermi una sigaretta e a bere qualcosa con me. Essendo uno sportivo lui non fumava ma quella sera approfittò più di una volta delle mie. Quindi lo feci entrare, lui versò il whisky nei bicchieri, accendemmo una sigaretta e iniziammo a parlare del più e del meno, anche se, brilli come eravamo, non affrontammo nessun discorso serio. Un bicchiere tira l'altro e qualche sigaretta dopo, nemmeno ci accorgeremmo di stare vicini nel letto, appoggiati con le spalle alla testiera.
Mamma mia, ero a letto con l'uomo dei miei sogni. Non potevo crederci.
Le nostre gambe si sfioravano, si toccavano lateralmente, provocavano in me uno stato di eccitazione. Eravamo molto diversi, la mia pelle bianca e liscia era in netto contrasto con la sua, scurissima e ricoperta di peli ispidi e nerissimi.
Mentre si scherzava, lui con gesti amichevoli mi toccava la gamba. Io ero molto imbarazzato ma ne approfittai subito e pensai di ricambiare. Quando mi sarebbe capitata un'altra occasione del genere e di poterlo finalmente toccare?
Cominciai ad accarezzarlo. La mia mano scorreva sulla sua coscia pelosa. Ormai mi stavo lasciando andare. Non so cosa stavo ...