1. Un'altra presenza


    Data: 08/12/2021, Categorie: Masturbazione Maturo Voyeur Autore: lei_io, Fonte: xHamster

    ... abbassò lo sguardo, sempre sorridendo.
    
    “Ah no?!”
    
    “No!”
    
    Prese il piede che avevo appoggiato sulla sua poltrona, lo accarezzò, lo sfiorò con la bocca e lo appoggiò sul bracciolo della poltrona, allargandomi le gambe e inginocchiandosi davanti a me. Avvicinò piano le labbra alle mie cosce, percorrendole delicatamente fino a sfiorarmi le grandi labbra. Mi distesi sulla poltrona, avvicinando il bacino al bordo della seduta per offrirmi in maniera più completa. Lui prese ad accarezzarmi lentamente con la lingua le grandi labbra, sfiorando solo di tanto in tanto le piccole labbra e il clitoride. Sapeva come scaldarmi, sapeva che avrei sussultato ad ogni piccolo tocco.
    
    Lui mi leccava, guardandomi negli occhi. Sapeva che mi piaceva che mi leccasse Mi faceva sentire la padrona del mondo guardarlo con le labbra immerse nel mio piacere mentre io sorridevo ,godevo, godevo e sorridevo.
    
    Gli chiesi di infilare un dito dentro di me ma alzò il viso e fece cenno di no con la testa, guardandomi fissa negli occhi e sorridendo, in segno di sfida giocosa. Alzai il tono della voce: “Mettimi dentro qualcosa, fammi godere come piace a me”. Di nuovo fece cenno di no con la testa, allo stesso modo e immerse di nuovo il volto tra le mie gambe, portandomi a godere e lasciandomi sfinita, abbandonata sulla poltrona.
    
    Dopo qualche istante, quando aprii gli occhi, era ancora inginocchiato tra le mie gambe e mi stava osservando. Aveva uno sguardo accogliente e compiaciuto. Mi accarezzò ...
    ... una gamba e si alzò, prese il bicchiere poggiato sul tavolino e bevve un sorso di whisky. Voleva scoparmi forte adesso, ne ero sicura. Mi aveva portata al massimo dell’eccitazione, senza indurmi al piacere completo, per poi goderne insieme. Mi accomodai meglio sulla poltrona ma adesso ....
    
    Aveva tra le mani una benda nera, il che mi stupì molto perché non avevamo mai usato bende agli occhi. Me la sistemò sul viso e strinse forte, allacciandola dietro la nuca.
    
    “Ci vedi?” mi chiese mentre mi sfiorava un capezzolo.
    
    “No… “
    
    “E ti piace a giudicare da come reagisci…”
    
    Nonostante fossi ancora intontita, i miei capezzoli erano turgidi. Il mio corpo era già eccitato, così come la mia testa.
    
    Lo sentii alzarsi dal letto, andò ad accendere lo stereo e il volume era piuttosto alto. Non potevo né vedere, né sentire i suoi movimenti all’interno della stanza. Lo sentii sussurrare vicino al mio orecchio: “Toccati!”
    
    Spostai il lenzuolo dal mio corpo, volevo che mi vedesse interamente. Doveva aver acceso delle candele perché percepivo una luce fioca oltre la trama della benda. Voleva guardarmi.
    
    Inumidii un dito infilandomelo in bocca, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno: ero già bagnata di eccitazione. Spalancai le gambe, come sapevo che a lui piaceva, per mostrarmi completamente sua, dannatamente sua.
    
    Sapere che stava li a guardarmi mi eccitava da impazzire. Forse era in piedi, appoggiato al muro, o forse si era seduto sulla poltrona nell'angolo opposto. Forzai ...
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