Simona - in vendita
Data: 08/12/2021,
Categorie:
Etero
Autore: maxam, Fonte: EroticiRacconti
... forti dentro di me, “sei proprio una gran puttanella, sei un lago, cola tutto, godi troia!”
Quelle parole dette da quella ragazza hanno il potere di farmi eccitare ancora di più, arriva un altro orgasmo.
Mi fanno sdraiare sull’altro divano, Anna si mette a cavalcioni con la sua figa nuda davanti alla mia bocca, mentre Stefano si abbassa i pantaloni. Inizio a leccarla come avevo imparato, sento le mi gambe che vengono aperte, poco dopo sento il suo pene entrare agevolmente in me, godo.
I colpi si alternano forti, la mia lingua cerca di entrare dentro alla mia nuova amica, passano minuti interminabili, del calore dentro di me, stefano sta venendo, istintivamente stringo le gambe per non farlo uscire e arriva un altro forte orgasmo mentre la mia bocca viene invasa dagli umori di Anna. Tre orgasmi quasi simultanei.
Rimango inerme sdraiata, un forte armeggiare da un’altra stanza, mi giro, siamo solo io e quell’uomo.
“Ho un premio per la mia nuova ragazza” in lontananza la voce di Anna. Stefano, ricomposto, si mette a ridere mentre tira fuori dalla tasca 50 euro.
Ricompare con una pipetta in mano Anna, fa un tiro e mi butta in faccia il fumo, un’odore strano, mi intontisce. Me la allunga, Faccio un tiro, non ho ...
... mai fumato in vita mia, tossisco. Un lieve mal di testa mi intontisce, la vista si offusca, sento armeggiare qualcosa in metallo, il mio collo viene stretto da qualcosa in pelle, lo tocco, sembra un collare con un anello.
“Cos’è?” chiedo.
“Il tuo collare da lavoro” risponde con tono duro la donna.
Mi alza, barcollo, e andiamo in ultra stanza al piano superiore, non riesco a mettere a fuoco cosa c’è. Il rumore di qualcosa che viene attaccato al collare rimbomba e vedo una sorta di corda attaccata al muro. I miei due compagni se ne vanno, ridono mentre parlano di me, ma non capisco.
Mi accuccio a terra, crollo in un sonno profondo.
Sento delle carezze che mi svegliano e le luci del giorno che penetrano dagli scuri socchiusi della finestra.
“Ben svegliata puttanella” era ancora Anna, ora vestita con una tuta di lattice che mette in evidenza tutte le sue linee e i capelli raccolti con la coda, stivali neri lucidi al ginocchio.
“Che succede?liberami”
“Lo sarai, se vorrai” risponde.
Mi alza in piedi e va ad aprire la finestra, la camera diventa illuminata, scorgo arnesi appesi ovunque e una sorta di parete attrezzata con tante cose appese di cui ignoro l’uso.
“Benvenuta al tuo corso da puttana”
Tremo…