1. Nuovi ricordi della mia gioventù 2.


    Data: 07/12/2021, Categorie: Etero Autore: Batacchione., Fonte: EroticiRacconti

    ... anche me lasciandomi con gli slip ed i calzini poi si sdraiò al mio fianco e afferrò il batacchio con foga e desiderio cocente come il sole ad Agosto. Si mise a farmi un bocchino e quando vide il cazzone svettare in alto, si girò su se stessa per poi scavalcarmi e piazzarsi con la già grondante figa sulla punta del cazzo e si lasciò scendere sentendo tutto dentro il mio gioiello. Dopo che mi fece godere non curandosi di rimanere incinta, mi disse che dovevo passare spesso da lei in settimana e mi avrebbe sempre comprato roba per casa o per lei. Dopo che le dissi che per le quindici avevo un altro appuntamento, si mise la vestaglia e, dopo che le feci firmare l'ordine della merce acquistata, ci tenne a precisare che si chiamava Lolita ma suo marito la chiamava Lita. Consumammo il pranzo ma alla conclusione non aveva più caffè così compensò la mancata bevanda offrendomi la sua figa sdraiandosi sulla tavola apparecchata a cosce spalancate ed invitandomi, prima di scoparla, a leccargliela un poco ed io lo feci con entusiasmo ma dopo però, avendo già il batacchione ben teso, rigido, glielo feci sprofondare nella folta e pelosa figona. Stantuffai in lei intensamente e, quando sentii che stavo per godere, per sborrare,allora le chiesi se voleva che scaricassi tutto dentro ed acconsentì, dato che poi stava cercando con suo marito di avere un figlio, perciò, figlio mio oppure di lui, tutto andava bene! Dopo che mi rivestii la salutai promettendole di farle una visita settimanalmente ...
    ... ed in seguito me ne andai via da lì. Il pomeriggio passò bene con buoni guadagni ed alla sera non potevo trascurare Susanna e Milena perciò andai dritto alla pensione dove Milena mi disse di Arturo che si trovava in Ospedale per una caduta dal trattore che usava nei suoi campi e quindi anche Susanna era con lui e forse anche la notte sarebbe rimasta lì. Mi misi poi a tavola con Milena e lei mi propose prima di cena un suo aperitivo che accettai subito; lei s'infilò sotto la tavola e sentii che stava slacciandomi la patta dei calzoni poi tirò fuori il mio cazzo prendendoselo in bocca e lo succhiò, ciucciò fino a farmi sborrare poi mi chiese di offrire anche a lei l'aperitivo ed allora la presi in braccio portandola sul divano dove la feci sdraiare sfilandole le mutandine ed iniziai a leccarle la fighina fino a farla venire lavandomi letteralmente il viso coi suoi umori abbondanti assai. Andai in bagno ad asciugarmi la faccia e quando tornai da lei la trovai nuda sul divano implorandomi di scoparla fino a sfondarle la figa. La scopai a lungo e la feci venire nnon sò più quante volte; dopo lei si alzò ed al vederla sculettare mi venne una grande volgia di possederla nel culetto ma quando provai ad penetrarla lei si mise a gridare che stava sentendo un dolore insopportabile e quindi dovevo smetterla ad incularla. Desistei e le dissi di mangiare per poi continuare ad amoreggiare ma fummo interrotti dalla chiamata di Susanna che ci comunicava che un ambulanza avrebbe portato a casa ...