La Caduta. Atto tredicesimo. Della Battaglia di Agripatus.
Data: 06/12/2021,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... così dovrà essere, continuerà a esistere ancora a lungo. Le nostre lame sono antiche, furono brandite da pochi, poi divennero simbolo di speranza e oggi i più le hanno dimenticate. Ma ancora, a Licanes vi fu chi usò queste forme per forgiare lame a guisa delle nostre, un esempio della nostra influenza, prima che i maggiorenti della città, ubriachi del potere e della ricchezza dessero inizio alla guerra che ne vide la fine.-, spiegò, -Ma neppure questo fermò la nostra missione. Vi fu chi, all’alba dell’Impero fondato dagli Esuli, si arruolò presso di noi. La nostra è una… fratellanza occulta. Siamo costretti a svanire dalle pagine della storia come un mito indistinto poiché nei secoli l’odio di molti ci ha visti bersaglio di attacchi e ricerche e noi intendiamo restare indistinti, come fantasmi nella nebbia.-, Shrike prese un sorso d’acqua e si versò un secondo bicchiere, – Nei secoli, con l’espandersi dell’Impero, molti giunsero presso Roma, sotto mentite spoglie e presero a sorvegliare che la condotta dell’Impero non recasse più danno di quanti benefici garantisse. Purtroppo, ci accorgemmo presto che un altro gruppo teneva d’occhio il Trono Imperiale.-. -La Stirpe… I discendenti di Janus.-, disse Aristarda. Non era una domanda. -Loro divennero i nostri nemici e la nostra guerra ombra fu infinitamente più terribile del conflitto che sta dilaniando l’Impero. Inseguimmo i nostri nemici in luoghi maledetti come le rovine di Crynoblia o le Isole Sommerse. Molti di noi non ...
... fecero ritorno. Ma la storia dell’Impero continuava, come scritta su pergamena e presto, sorsero despoti e sovrani illuminati, manovrati sia da noi che dalla Stirpe. Eppure, riuscimmo a persuadere uno di loro ad abbandonare le loro vie. Socrax divenne uno di noi. Purtroppo, proprio in quel periodo, la Stirpe attaccò con le sue forze il nostro tempio, l’ultimo nostro rifugio, disperdendo la nostra confraternita ai quattro angoli del mondo.-, spiegò Shrike. -È follia…-, disse Ilthea, -Staresti dicendo che tu e i tuoi sareste all’origine di molti dei cambiamenti nell’Impero?-, chiese. Shrike annuì appena. -Non solo noi. La Stirpe manipolò senatori e indovini, finanche gli stessi Imperatoris di intere dinastie, cercando di tornare sul Trono. È quello che vogliono e quando lo otterranno si assicureranno che tutto il mondo divenga dominio di Roma.-, rispose. -E non sarebbe buona cosa?-, chiese Aristarda, -Non è forse la nostra la più fulgida delle civiltà?-. Shrike scosse il capo. -Abbiamo assistito al suo innalzarsi dalle polveri di un mondo morente, ma ora assistiamo alla sua caduta. L’Impero è già caduto, Aristarda Nera, che tu lo voglia o no. Avete scelto la smania di potere, perso di vista la verità e perso il favore dei vostri dei e perderete anche il resto. Ma c’è speranza di salvare qualcosa. Poco, ma c’é. E quella speranza è ciò che mi spinge a venire a te.-, rispose. -Ma… perché? Perché l’Impero è condannato?-, chiese Aristarda, i pugni stretti tanto da sbiancare le nocche. ...