1. La Caduta. Atto tredicesimo. Della Battaglia di Agripatus.


    Data: 06/12/2021, Categorie: Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... resta al tuo posto senza esitare. Ucciderò con le mie mani il primo di voi che osa dubitare che l’Imperatrix uscirà viva da quella bolgia, chiaro?-, chiese Nearco. Anche lui aveva dubbi, ma gli dei sapevano quanto non poteva permettersi di mostrare incertezza. E sarebbe morto prima di permettere all’incertezza di dilagare.
    
    -Avanti!-, urlò Ilthea. Un’altra Guardia cadde colpita da una pugnalata tra petto e collo ma la sua assassina la seguì nell’aldilà poco dopo. I marinai della corvetta rapidamente abbandonavano la nave. -Voldus, ce l’abbiamo! Vox sulla frequenza di Nearco. Ci stacchiamo.-, disse Ilthea. Aristarda, poco più indietro controllava che fossero tutti morti. -Ricevuto. Portare l’Imperatrix via di qui. Io e i miei uomini copriremo.-, fu la risposta.
    
    Voldus osservò i colpi arrivare rapidamente sul bersaglio. L’ammiraglia nemica, seguita da un codazzo di navi si avvicinava rapidamente. La Antares non sarebbe riuscita a ripiegare. Osservò la corvetta andare verso l’Istmo, portando con sé l’Imperatrix. -Capitano, dobbiamo andare.-, disse un ausiliario di marina. -Sì.-, rispose lui. Li seguì a bordo della nave da evacuazione. Una bordata cancellò tre uomini. Voldus non rimase a guardarli. -Forza!-, esclamò. Intuì più che vedere le armi nemiche puntare la Antares. Il suo secondo lo scaraventò nella lancia da evacuazione. Poi la bordata colpì il ponte.
    
    Ostracio Nivreo abbassò il binocolo. La nave nemica era condannata, insieme a numerose altre. La situazione era ...
    ... buona, tutto sommato. -Siamo pronti a muovere sull’Istmo. Le navi nemiche stanno ripiegando all’interno, anche le più grandi. La flotta nemica è chiusa nell’Istmo, praticamente. Fatto salvo una parte delle loro forze che non è in grado di districarsi, le altre navi sono tutte laggiù.-, riferì Rubro con solerzia. La mappa tattica navale evidenziava chiaramente la situazione. A dispetto dell’innegabile valore, la flotta di Aristarda stava ripiegando verso gli stretti, e lì sarebbe rimasta inchiodata. L’Imperatrix era già sconfitta. -Mio signore? Abbiamo notizie della Terza Flotta. Stanno arrivando. Sono a meno di un’ora di navigazione dalla nostra posizione. Ci raggiungeranno in tempo per chiudere la morsa.-, riferì l’attendente bionda. Ostracio annuì. Decise. -Rubro, la flotta di Aristarda attende il colpo finale. Portaci in posizione. Fai avanzare la Drusus e la Cmenax poi noi. Entreremo negli stretti e costringeremo Aristarda alla resa.-.
    
    L’Imperatrix osservò la flotta nemica. A dispetto dei suoi migliori sforzi erano ancora in molti. Nearco si avvicinò, il viso teso. -È finita, mia signora. Ci chiuderanno negli stretti. Stanno trasmettendo un ultimatum di resa.-, disse. Tutti guardavano ad Aristarda, consci della gravità della situazione. Lei, invece pareva guardare oltre. Sapeva che Calus era lassù, da qualche parte, a godersi il trionfo. Si rivolse all’uomo. -Fai abbandonare le navi principali dopo averle fatte sparare per due bordate sulle navi nemiche a tiro. Ordina ...