Samy – Il giorno dopo
Data: 01/12/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Etero
Autore: Mordo, Fonte: RaccontiMilu
... resti attento a ciò che faccio. Sono pur sempre un maschio, come continuo a ripeterti! Te ridi. E è bellissimo come lo fai.
Si torna in baita, ci si cambia, si pranza e si resta intorno alla tavola a chiacchierare, bere e fare giochi in scatola. Qualcuno nel primo pomeriggio esce e va a camminare. Siamo li rilassati in balia di un mezzo abbiocco post pranzo quando qualcuno dire: ‘io mi sa che vado a farmi un pisolino così stasera reggo di più’. Sento la frase e la elaboro lentamente, con calma. Poi mi si accende una lampadina e mi giro per comunicartela. Ti trovo a fissarmi con lo sguardo di chi ha già pensato la stessa cosa da diversi secondi e si chiede quanto tempo abbia bisogno io per arrivarci. “Eh scusa, sono in fase post pranzo anch’io!” provo a comunicarti senza parole. Quindi del tutto ‘casualmente’ finisce che anche noi due decidiamo di andare a letto per essere ‘più riposati stasera’. Saliamo le scale e non faccio neanche finta di andare nel mio letto, ci sdraiamo l’uno accanto all’altro nel tuo e ci nascondiamo sotto le coperte.
Questa volta ci è permesso sorridere e ridere a bassa voce, visto che i suoni di quelli rimasti al piano di sotto a chiacchierare e giocare coprono i nostri rumori. Avvicino la mia bocca al tuo orecchio e ti sussurro: “togliti i vestiti…”. Ti allontani di qualche centimetro e ti mordi il labbro. Cosa che di per sé sarebbe già troppo difficile da elaborare… Per aggiunta mi guardi con quel tuo sguardo che mi mette a nudo anche se ho ...
... ancora i vestiti addosso. Entro nella fase: incomincio a non capire più niente.
E infatti non mi sorprendo e (anzi) ti aiuto mentre incominci a togliermi i vestiti (non avevo detto io a te di spogliati?… Non ricordo). Comunque ci togliamo entrambi i vestiti e restiamo completamente nudi, sul fianco uno di fronte all’altro, separati solo da un velo d’aria sotto le coperte. E poi come sotto la forza di una calamita invisibile, i nostri corpi incominciano a toccarsi: mani, gambe, pancia, petto, inguine… Tutto. E la sensazione del calore della tua pelle contro la mia è il colpo di grazia: ora di sicuro non capisco più niente.
Mentre i nostri corpi si accarezzano e si scaldano l’un l’altro, ci baciamo. Baci dolci, sorridenti e senza fretta. Baci interrotti solo da sguardi ricchi di desiderio e piacere. Poi ti vedo guardarmi intensamente una frazione di secondo in più, per poi avvicinarti al mio orecchio e sussurrare ‘ho voglia di sentirti dentro di me’. Passo direttamente nella fase: se ho mai capito qualcosa, ora di certo ho dimenticato tutto.
Chiudo gli occhi e assaporo il piacere di quelle parole per il tempo di un lungo respiro. Poi li riapro con l’obiettivo di sostituire quel piacere con il piacere reale di muovermi dentro di te. Le nostre gambe si intrecciano fino a trovare una posizione comoda e poi la tua mano mi aiuta a scivolare in te.
Calore. Morbidezza. Fusione.
La sensazione è troppo intensa e completa per riuscire a descriverla con parole più articolate. ...