1. Samy – Il giorno dopo


    Data: 01/12/2021, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Mordo, Fonte: RaccontiMilu

    Sento in lontananza dei rumori di tazze e di discorsi fatti a bassa voce per non disturbare, che mi tirano fuori dal sonno e dal sogno a esso connesso. Ho subito la sensazione di aver fatto un sogno bellissimo e particolarmente intenso, anche se nei primi istanti di veglia è tutto confuso e fatico a mettere a fuoco i pensieri…
    
    Poi piano piano apro gli occhi e sono al Devero. I rumori che mi hanno svegliato sono quelli di chi, al piano di sotto, già sta facendo colazione. Deve essere tarda mattinata perché il sole entra già prepotente dalle grosse finestre dell’abitazione. Mentre il mondo intorno a me continua a mettersi sempre più a fuoco, ti vedo nel letto vicino al mio e di colpo capisco che no, non è stato un sogno bellissimo e particolarmente intenso a darmi la serenità che percepisco. È stata la realtà di ciò che è successo fra di noi durante la notte.
    
    Un brivido di piacere mi percorre tutto il corpo mentre ricordo i dettagli di cosa è successo e mi ritrovo a sorridere come uno scemo alla stanza che mi circonda. Uno scemo felice. Non ricordo quando sono tornato nel mio letto questa notte. Mi ricordo però di essere stato nel tuo per un bel po’ a respirarti e respirare le emozioni che avevamo provato assieme… Poi avevo deciso (con malavoglia) di spostarmi per evitare che la mattina dovessimo spiegare la cosa qualora qualcuno ci avesse scoperto.
    
    Mi coccolo un po’ in questi ricordi e nei brividi ad essi connessi prima di decidermi a scendere e, mentre lo faccio, ...
    ... vedo che anche tu stai tornando dal mondo dei sogni. Incomincio a sorriderti molto prima che tu ti giri a guardarmi (e son contento di vedere nascere un sorriso anche nel tuo volto quando mi vedi). Improvvisamente sento un bisogno impellente di baciarti ancora una volta prima di tornare clandestini in mezzo agli altri… E mi alzo per farlo. In quel momento però sopraggiunge qualcuno ai piedi dei nostri letti (dannato openspace con una tenda per la privacy): “ah ma allora siete svegli? Buongiorno! Venite a fare colazione?”. Non sembra essersi accorta che appena l’ho vista mi sono bloccato nell’alzarmi dal letto e che sul mio volto si sia creata quell’espressione di chi è appena stato colto con le mani nella marmellata. Va bene, andiamo a fare colazione. Mannaggia.
    
    Durante la giornata ogni tanto provo a capire da sguardi o qualche battutina se qualcuno ha sentito qualcosa o se ha idea di cosa sia successo ieri sera… Ma non sembra. Tutti sono tranquilli e allegri come sempre. Torniamo quindi a essere amici fra gli amici. In tarda mattinata organizziamo una ‘bobbata’ e mentre gli altri scendono e noi aspettiamo il nostro turno per partire (mica che si capottino e che poi li investiamo), tu ti giri a guardarmi, mi prendi il viso fra le mani e mi baci. Un bacio veloce. Poi ti rigiri come se nulla fosse. Quando poi partiamo con il bob e uso male i freni causando il nostro rovinoso ribaltamento a metà pista, te lo dico che è stata colpa tua: non puoi fare così e pretendere che io ...
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