Al vostro servizio...
Data: 04/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
Mi servivo alla stazione di servizio all’angolo della via alle 10 di ogni mattina dei giorno feriali da quando avevo cominciato a lavorare al nuovo posto il novembre prima.
Ero un account manager della mia ditta che voleva dire che stavo seduto dietro ad una scrivania ogni giorno e tentavo di apparire occupato. Ma facevo sempre un intervallo per prendermi un muffin o qualche cosa del genere.
Per la maggior parte delle mattine non accadeva nulla di eccitante mentre ero lì. Voglio dire che non c’era il Presidente della Repubblica in visita o cose del genere. Credo che la cosa più eccitante che mi fosse accaduta fosse trovare una moneta per terra. Appena arrivato facevo due chiacchiere con quello che io chiamo cinese, anche se era coreano, mentre guardo cosa poter acquistare.
A circa tre isolati a sud della stazione c’è un liceo e durante l’intervallo delle lezioni venivano studenti e professori per il pranzo.
Quella mattina, mentre stavo decidendo quale gusto di patatine volevo con la Coca, uno studente entrò nella stazione. Sembrava avere 17 o 18 anni, aveva occhi marroni e capelli scuri, quasi neri, era alto un metro e ottanta o ottantacinque.
Mi trovai a chiedermi se il suo cazzo era in proporzione alla sua altezza.
I suoi occhi incontrarono i miei mentre si avvicinava al banco frigo ed io li distolsi. Diedi poi una sbirciatina o due verso di lui e fui sorpreso di vederlo guardare nella mia direzione e distogliere rapidamente lo sguardo.
Andai alla ...
... cassa a pagare per i miei acquisti. Mentre il cinese stava mettendo in un sacchetto il mio cibo ed il beveraggio, il bel ragazzo venne su dietro di me, aspettando il suo turno per pagare.
Uscii e guardai indietro attraverso la porta trasparente, mi stava guardando!
Mi sedetti sul marciapiede e l’aspettai. Lo studente uscì un minuto più tardi ed io chiamai a raccolta tutto il mio coraggio per dire: “È vero?”
I suoi occhi marroni incontrarono il miei: “Cosa è vero?”
“Ho sentito dire che ai ragazzi piace giocare col loro cazzo. È vero?”
Il ragazzo mi guardò, probabilmente imbarazzato: “Sì, credo.”
“Stai dicendomi che tu non giochi col tuo cazzo ogni volta che ne hai l’opportunità? Che non approfitti dell’opportunità di scopare una ragazza? Che non ti piace che ti succhino l’uccello? Vuoi che io creda che mentre sei seduto in classe la tua mente non comincia a pensare alle tette di una ragazza e ti strofini discretamente la verga dalle tasche dei pantaloni?”
Le guance ragazzo diventarono rosso fuoco, gettai uno sguardo all’inguine dei suoi pantaloni cachi. C’era senza dubbio una piccola protuberanza che mi diceva che al giovane piaceva quello che stavo dicendo. Sapevo che il mio cazzo era semi duro, ma non si poteva vedere perché le mie strette mutande bianche mi aiutavano a tenerlo pigiato contro di me.
“Voglio dire, guardati” Continuai indicandogli l’inguine: “Ti è venuta un’erezione solo a sentirmi parlare di giocare col tuo cazzo.”
“Per rispondere alla ...