Orfana
Data: 29/11/2021,
Categorie:
Etero
Autore: benves, Fonte: Annunci69
... non sapesse da prendi tempo.
“ Per il momento uno di loro non è d’accordo ma confido di riuscire a fargli cambiare idea ”, gli sussurrai mentre mi consegnava i calici di birra da portare al tavolo numero sei.
“ Ho soltanto bisogno di un po’ di tempo, qualche giorno almeno ” terminai imitando i ventriloqui, parlando senza muovere le labbra.
La stessa sera, mentre mi accompagnava a casa con la sua auto, dopo essersi fermato in un punto della strada dove c’era poca illuminazione, si abbassò la cerniera dei jeans, mi prese una mano e se l’appoggiò sul pene chiedendomi di massaggiarglielo.
“ Io lo faccio, ma sappi che se ci scopre Orlando, uno dei miei amanti, quello che è contrario, non mi lascerà nemmeno più venire al lavoro. Di notte, scende a portare il cane a fare i suoi bisogni ”, inventai lì per lì, per il timore che capisse subito quali erano i miei limiti nel fare atti sessuali, anche i più elementari.
Frase che lo bloccò, permettendomi di salutarlo e tornarmene a casa.
Stavo per infilare la chiave nella toppa quando sentii Liliana aprire la sua porta ed invitarmi da lei, perché voleva farmi vedere una cosa importante.
Apparentemente l’alloggio era vuoto, così lei ne approfittò per mostrarmi un grosso e lungo pene di gomma con due teste ben definite, che poi pretese di farmi provare.
“ Non devi fare altro che infilarti una punta davanti e l’altra dietro, poi ti metti in ginocchio sul divano, divarichi le gambe e ti appoggi sul cuscino sottostante ...
... lentamente, fino a quando col tuo stesso peso ti lasci penetrare secondo quanto desideri.
Devo ammettere che l’esperimento non fosse di mio gradimento ma, visto che lei mi avrebbe procurato i suoi fratelli come maestri sessuali, esaudii la sua richiesta.
All’inizio trovai una certa difficoltà ma poi, col suo aiuto, tutto divenne più semplice e piacevole, al punto che iniziai a godere in modo strepitoso, mugolando come una lupa in calore.
“ Questo non è niente Roberta, il piacere sarà maggiore quando dentro di te entrerà carne viva ”, mi confidò, accarezzandomi fra le cosce, fradice di umori.
“ Sarà meglio che tu faccia una doccia amica mia, sei più bagnata tu di una trota appena pescata ”, mi suggerì indicandomi la porta del bagno.
Avrei potuto farla da me, ma già che c’ero, ne approfittai, soprattutto perché io avevo solo la doccia, mentre da lei una vasca enorme dove avrei potuto fare il bagno proprio come piace a me.
Ero appena entrata in acqua quando la porta si aprì e comparve la mia amica coi suoi due fratelli.
Il primo impulso fu quello di coprirmi il seno, visto che il resto del corpo era oscurato dalla schiuma che avevo agitato prima di mettermi a bagno.
“ Questo non è il modo per ricevere i tuoi insegnanti, carina! Con noi ti devi scoprire, non nascondere, se desideri percorrere la strada del sapere sessuale ” disse Claudio, quello che poi venni a sapere che era il fratello più giovane.
Inconsciamente lasciai cadere le braccia nell’acqua ...