1. Scene da un matrimonio


    Data: 26/11/2021, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: Malena, Fonte: RaccontiMilu

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    Elisa camminava veloce per la strada buia di Via Mazzini. Era stretta in un minuscolo trench color sabbia e sentiva la brezza serotina carezzarle le cosce dandole brividi da pelle d’oca. Sentiva solo il ticchettio dei suoi tacchi sul marciapiedi mentre tutto intorno c’era un silenzio irreale. La tensione nervosa era alle stelle e lo stomaco era attanagliato da una morsa di paura ed eccitazione. I capezzoli inturgiditi puntavano dritti contro il tessuto rigido del trench e lo sfregamento incessante non aiutava la donna a sentirsi a proprio agio. Suo marito le aveva indicato un numero civico particolare e un orario preciso: non era allo sbaraglio. Non le aveva detto in che cosa consisteva questa fantomatica uscita speciale ma sapeva che il suo Marco sapeva giocare duro, sapeva stuzzicare le sue fantasie come nessuno. Le aveva dato indicazioni specifiche su ogni cosa, compreso l’abbigliamento da indossare e il trucco. Aveva preteso i capelli sciolti e selvaggi sulle spalle, con i suoi lunghi ricci liberi di svolazzare ribelli, le aveva indicato un trucco leggero ma con il rossetto e le unghie rosso fuoco. In quanto agli abiti … il nulla, tacchi alti, nessuna biancheria intima e un trench legato in vita per permetterle di raggiungere la destinazione senza farsi fermare dalle forze dell’ordine per oltraggio al pudore. Era nuda, libera e vogliosa, desiderosa di scoprire cosa aveva architettato la mente perversa del suo adorato marito. Arrivata ...
    ... all’indirizzo ricevuto si stupì di trovare un vecchio cinema, dall’aria un po’ dimessa. La pellicola prevista per quel giorno non era indicata. Entrò dalla porta a vetri e la accolse il sorriso malizioso e anche un po’ viscido di un bigliettaio molto più informato di lei sulle dinamiche di quella serata. Le disse senza mezzi termini che era attesa in sala e le indicò un angusto corridoio che terminava nel buio più totale. L’unica cosa che riusciva a scorgere era un pesante tendaggio color cardinale che sembrava rendere ancora più cupa e sordida l’atmosfera del momento. Camminò velocemente fino alla pesante tenda e l’omino squallido e minuto la seguì per sollevare il drappo rosso al suo passaggio. La sua voce leggermente metallica era quasi surreale:
    
    «Fila 7 posto 9 signora !»
    
    Le tremavano le gambe e non vedeva granché nell’oscurità. Trovato il suo posto a sedere nella sala cinematografia si rese subito conto che non era affatto sola. A destra e sinistra c’erano due uomini di cui non riusciva a scorgere i lineamenti. Nel silenzio generale una voce rassicurante la invitò ad accomodarsi:
    
    «Stai tranquilla Elisa, siediti! Lo spettacolo comincerà tra pochi minuti. »
    
    Quel timbro caldo e sereno apparteneva a Giorgio, il migliore amico di suo marito. Cosa diavolo c’entrava Giorgio nel loro spensierato gioco sessuale? Era un uomo alto, atletico, con la carnagione chiara e un sorriso accattivante delineato da due labbra carnose che le avevano fatto fare spesso pensieri poco casti. Lui ...
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