Le cose cambiano
Data: 25/11/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: TintoB, Fonte: RaccontiMilu
... di ritorno la maggior parte degli studenti si era addormentata mentre Pamela si sentiva euforica per l’alcool bevuto e di slancio si mise a sedere a fianco a Giacomo. Complice un giaccone steso sulle loro gambe per scaldarsi e la scusa di appoggiarsi a lui per dormire, si era ritrovata con la mano di Giacomo su una coscia e questo le fece subito avere un fremito. Si sistemò meglio col bacino aprendo un po’ le gambe, di fatto autorizzando a Giacomo di insinuarsi di più, cosa che lui fece prontamente. La mano di Giacomo scivolò nell’interno coscia e, non si sa se lo fece volontariamente, col mignolo la sfiorò al centro del piacere. Pamela indossava dei leggins molto aderenti e quasi erano in rilievo le labbra della sua vagina su cui il passaggio di quel mignolo fu esplosivo, tanto che non trattenne un verso roco che mascherò poi con dei colpi di tosse. Adesso non desiderava altro che essere toccata e si mosse nuovamente col bacino per posizionarsi meglio e agevolare l’ingresso della mano di Giacomo sotto i leggins. Di nuovo, il ragazzo non si fece attendere e in pochi secondi sentì di nuovo le dita su di lei, questa volta senza nessuna stoffa di mezzo. La sua fica era già bagnata (aveva iniziato non appena si erano seduti vicini, sperando che sarebbe successo qualcosa) e Giacomo iniziò a muovere la mano senza penetrarla ma stimolando il suo clitoride con lo sfregamento. Alternava questo movimento più veloce a fasi in cui con più delicatezza faceva dei movimenti circolari col ...
... polpastrello sentendo la morbidezza di quella giovane carne. Pamela cercava di aprire le gambe il più possibile per amplificare il piacere, compatibilmente al contesto in cui si trovavano. Bagnandosi sempre più e aprendo le gambe, finalmente Giacomo riuscì a far scivolare un dito all’interno, lasciando per qualche secondo Pamela senza fiato che fu costretta a mordersi le labbra per trattenere i gemiti. Il suo orgasmo era ormai vicino e Giacomo aumento il ritmo fino a darle l’esplosione di piacere. A quel punto scivolò in basso col bacino, quasi sdraiandosi sul sedile, per farlo entrare meglio e prolungare il piacere più a lungo, fino a quando crollò ansimante. Quasi non ebbe il tempo di riprendersi da quell’estasi che sentì la mano di Giacomo sulla sua ma capì che non si trattava di un gesto romantico: Giacomo la afferrò e la appoggiò sulla sua erezione, anche lui impaziente di sfogare la propria voglia. Indossava una tuta e questo permise a Pamela di poterlo afferrare bene sopra i vestiti e cominciò a muovere la mano facendola scorrere sopra la tuta per tutta la lunghezza del suo membro. Il tessuto sottile le permise anche di sentire i rilievi delle vene che pulsavano forte e il gonfiore del glande, su cui si appoggiò col palmo della mano per poi stringerlo nel pugno. A quel movimento, Giacomo si inarcò e spinse in avanti il bacino e Pamela si fece coraggio facendo scivolare la mano sotto l’elastico della tuta e poi sotto quello delle mutande, fino a quando non sentì la pelle ...