1. Fottuta commercialista


    Data: 24/11/2021, Categorie: Lesbo Autore: sticazzi, Fonte: Annunci69

    ... come faceva finta di ascoltare le mie parole. Lei era entrata nella sfera languida del piacere e si vedeva che non ci pensava minimamente a ricomporsi
    
    nel suo ruolo professionale. In effetti ci conoscevamo e sapeva che facevo parte anch'io di quel mondo. Guardandomi vedeva la mia indecisione, per vincerla mi invitò al suo fianco con la scusa di farmi vedere qualcos'alto che non andava nel documento che le avevo portato. Sapevo benissimo che bastava una sua firma, ma la assecondai per vedere cosa si inventava.
    
    Stavo cedendo, più mi avvicinavo a lei dal suo lato nella scrivania più lasciavo il mondo quotidiano per entrare in quello della lussuria. Mi avvicino e come una professoressa mi indica nel foglio dei punti e mi dice delle cose che non capisco, sento solo l'altra mano che sale lungo le cosce, all'interno sopra i pantaloni in raso per arrivare al mio sesso, divarico le gambe così può toccarmi meglio. Non mi accorgo nemmeno che ora mi sta parlando all'orecchio.
    
    "sei una troietta, vieni nel mio studio a farti masturbare"
    
    io mugolo sono entrata nel suo mondo
    
    "fammi sentire quanto sei bagnata".
    
    Con la mano risale lungo la pancia, la mia voglia la segue, non voglio che smetta, fortunatamente ritorna ad accarezzarmi sotto ai pantaloni con abilità scosta il perizoma e con le dita mi sfiora come una piuma. Sono concentrata sulla mia figa, le sue parole sporche all'orecchio sono benzina per la mia eccitazione, non ho più il controllo, solo a tratti mi rendo ...
    ... conto di cosa accade, la mano che teneva la penna ora è dentro la scollatura che mi sta mungendo il seno, il mio cervello implora l'altra mano di fottermi la voglio dentro. Le mie gambe cercano di portare il mio sesso contro quella mano, la vogliono sentire dura per sfregare il clitoride per sentire quelle dita. La mia lingua succhia il suo lobo i miei occhi sono chiusi, sto fremendo dalla voglia.
    
    "Zoccolletta vuoi venire???"
    
    "lo sa tuo marito, che al posto di lavorare vai a fare la troia per gli uffici?".
    
    Non resisto, la imploro: "si sono una troia, fammi venire, ti prego, non resisto"
    
    "ancora ti prego"
    
    "ancoraaaaa"
    
    "oooh siii siiii gooooodoooooo".
    
    Le mie gambe non si reggevano più le sue dita sapientemente mi hanno dato quello che cercavo.
    
    Arrossata e ancora tremante stavo tornando coi piedi per terra, mi sentivo umida con le tette strapazzate. Ma senza cincischiare ora avevo chiaro cosa volevo ed era lei.
    
    Con una mano tirai verso il basso il tubino con cui era vestita (poco) le sue tette sbucarono già con i capezzoli turgidi pronti ad essere succhiati dalle mie labbra. Appoggiò la testa sopra lo schienale come una preda che vuole farsi mangiare. Voleva la sua ricompensa.
    
    Le sue gambe scivolarono sulla punta della poltrona, il tubino risalì mettendo in mostra tutto, luccicava era grondante; era un chiaro invito ad approfittarne, messaggio chiaro, talmente evidente che diventai cieca!
    
    Volevo farla soffrire.
    
    Mi sono staccata un attimo dalle sue ...