1. Saga familiare 6


    Data: 03/06/2018, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Lesbo Autore: iincest, Fonte: xHamster

    ... immediatamente i primi piccoli orgasmi.
    
    “Fermo, potrebbe entrare il nonno o tuo padre”
    
    “Vieni in camera mia” è la risposta. Forse è meglio essere più al riparo, penso, anche se dubito che qualcuno possa arrivare.
    
    Chiusa la porta Davide mi fa cadere immediatamente la vestaglietta lasciandomi nuda e mi spinge sul letto; mi viene addosso e riprende a manipolarmi le tette accarezzandole, comprimendole, strizzandole; vi si tuffa dentro con la testa e mi lecca le aureole mentre i capezzoli si rizzano superbi: li afferra fra le dita e li manipola, poi si china a succhiarli, prima uno poi un altro; la sua mano è scivolata già fra le mie cosce a masturbarmi.
    
    Con mille difficoltà, gli strappo via la maglietta, gli sfilo i pantaloni insieme agli slip e agguanto il suo cazzo desiderato. Si ferma per un attimo e si inginocchia tra le mie cosce: riprende la manipolazione della figa mentre io comincio a fargli una sega lena e sapiente.
    
    “Leccamela” gli dico a un tratto. Come se non aspettasse altro, arretra un poco, si piega in avanti e la sua bocca si posa calda sulla mia vulva: i piccoli orgasmi cominciano a rincorrersi frenetici. Gli prendo la nuca e struscio la sua bocca sulle grandi labbra; la sua lingua si insinua fino alle piccole labbra, le divarica leggermente ed entra in vagina: ho un gemito profondo perché una violenta fitta di orgasmo mi ha aggredito.
    
    Si dedica con amore alla mia figa e lecca diligentemente ogni anfratto, ogni centimetro della pelle morbida e ...
    ... calda della vagina; arrivato a prendere il clitoride, lo succhia aspirando rumorosamente: nei miei occhi si accendono raggi infuocati.
    
    Lo prendo per i capelli e lo tiro via: non voglio che mi faccia concludere così in fretta.
    
    Lo costringo a stendersi supino sul letto e comincio a coprirlo di baci, a partire dalla fronte, giù sugli occhi, verso la bocca che imprigiono e risucchio come una ventosa; mi sposto in basso, verso il petto e sono io, stavolta, a succhiargli e mordicchiargli i capezzoli fino a farlo rabbrividire di piacere; con una mano, impugno il cazzo e prendo a menarlo mentre percorro con la lingua il petto e il ventre fino ai peli del pube: contemporaneamente, i capelli che porto lunghi gli carezzano il petto e lo stomaco.
    
    Quando arrivo al cazzo che tengo impugnato nella mano, accosto le labbra, le apro leggermente e comincio a spingermelo in bocca: sento che tutti i muscoli fremono, che il bacino si tende e che forse rischia un orgasmo precoce; afferro le palle e le strizzo con forza; il dolore affievolisce la tensione da orgasmo.
    
    Infilo il cazzo nella bocca, per tutta la sua lunghezza, seguendolo con la lingua che rotea intorno e spingendolo contro il palato per accentuare la manipolazione; succhio con forza le la cappella mi arriva alle tonsille; mi devo fermare più volte per conati di vomito, ma ogni volta riprendo con più foga.
    
    Mi fermo per farlo riprendere e lo guardo con affetto: è sempre il mio ragazzo, anche in questa versione di maschio ...