1. Saga familiare 6


    Data: 03/06/2018, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Lesbo Autore: iincest, Fonte: xHamster

    Non ci fu strascico di disagio, tra me e Davide; e mantenemmo i soliti rapporti di affettuosità che sempre c’erano stati; ma era anche chiaro che, prima o poi, il problema andava affrontato.
    
    Lo fece lui, un pomeriggio, mentre rigovernavo ed eravamo praticamente soli col nonno in camera sua e il padre in ufficio.
    
    Non usa perifrasi: “Dormivi davvero, l’altra notte?” sorrido sorniona “Secondo te?” “Eri sveglia e sei stata perfetta”. Ne approfittai per chiedergli come mai il suo sperma fosse finito nel mio slip.
    
    Si mise a ridere “Tu non te ne sei mai accorta, ma sono anni che mi faccio seghe pensando di scopare con te... e ogni volta uso i tuoi indumenti per eccitarmi; è ovvio che, alla fine, li uso anche per inondarli della sborra con cui vorrei inondare te". Pare quasi ineccepibile se non fosse tanto cinico. “Ma almeno … ti è piaciuto?” chiedo “A me si … e a te piuttosto?” decido di rompere gli argini “Forse è mancato qualcosa; si poteva andare fino in fondo” “Si può sempre rimediare…” “Non è così semplice trovare condizioni favorevoli” “Chissà…”.
    
    Mi bacia con affetto, ma sulla bocca, e sento la lingua penetrare per un attimo tra le labbra. Gli rifilo uno scapaccione mentre corre via.
    
    La segreta passione che non avevo capito lo spinge adesso a cercare qualunque occasione per eccitarsi con me: mi fissa a lungo e sembra spogliarmi con lo sguardo, si strofina addosso con noiosa frequenza ed ogni volta cerca di farmi sentire la robustezza del suo cazzo contro le ...
    ... chiappe, contro la pancia, sulle cosce, sulle mani.
    
    Anche io comincio ad avere una certa frenesia che l’occasione si presenti … o si possa costruire.
    
    Naturalmente, come tutte le cose che si desiderano molto e che si cercano con ansia, non tarda a venire.
    
    E’ un qualsiasi pomeriggio e si sta bene: nonno è chissà dove dietro la sua bielorussa, Antonio è in giro per i suoi affari “inderogabili” ed io mi sbraco sul divano cercando di combattere la noia con una bibita.
    
    Davide emerge dalla sua camera e si guarda intorno con aria interrogativa “Ci siamo solo noi due” gli comunico: ha un guizzo furbetto negli occhi e si viene a sedere con me sul divano, mi cinge il collo e appoggia la testa nell’incavo della mia spalla; sto per scostarlo perché mi fa caldo, quando d’improvviso abbassa la testa e va a mordicchiare il mio seno: non ho che una vestaglietta leggera per coprirmi e, prima che io possa accennare una reazione, mi ha scoperto il seno e si è attaccato al capezzolo; lo succhia come un neonato. Istintivamente, sono tentata di fermarlo, ma poi il piacere dal Adv
    
    capezzolo si trasmette immediatamente alla figa e mi fermo.
    
    Davide intanto mi ha aperto la vestaglia e ha affondato la testa tra i miei seni; la sua mano, insinuandosi fra le mie cosce, va ad artigliare il clitoride che solletica con la sapienza che avevo conosciuto.
    
    Lo vedo quasi impazzire fra le mie tette: le solleva le strizza, le ruota, si afferra ai capezzoli con le dita e con la bocca e mi provoca ...
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