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La trasformazione di Jennifer – Cap.20
Data: 19/11/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: me1268, Fonte: RaccontiMilu
La settimana era oramai trascorsa. Jennifer era oramai dedicata ampiamente al suo principale lavoro e cioè dare piacere con il suo splendido corpo e con la sua oramai testata sottomissione. Il piacere che dava era direttamente proporzionale ormai al piacere che ne riusciva a ricavare. Era felice di questo nuovo ruolo e ci metteva tutta la sua passione e tutta la sua forza. Marco era fiero della sua schiava ed entrambi ne traevano un gran guadagno. Le attenzioni di Amilcare si erano spostate sulla nuova coppia e quindi aveva perso un po’ di interesse nei confronti di Jennifer e quasi totalmente in Carla. Quest’ultima era stata donata dal suo padrone a vari amici, clienti, conoscenti che comunque l’avevano trattata abbastanza bene, si certamente scopata duramente, ma dopo i mesi con Amilcare erano uno zucchero, in più poteva goderne con piacere. Amilcare aveva deciso di venderla all’asta. Lei non lo sapeva ancora. Si era stufato di quella schiava e voleva approfondire meglio il proprio piacere sadico sulla coppia e su una new entry. Era sabato mattina e Amilcare come al solito si alzò all’alba. La casa dormiva. Carla era nella sua cuccia di fianco al letto, rannicchiata come sempre. Era mesi che dormiva così perché di solito il padrone si divertiva a svegliarla con dolore. Ma oramai era qualche giorno che non lo faceva ma si dilettava con i due nuovi. Prima con uno e poi con l’altra. Stamattina silenzioso come sempre si avvicinò alla cuccia di Latrina che dormiva su un ...
... fianco. Il seno era appoggiato al pavimento e il sadico era indeciso se prenderlo a calci o schiacciarlo sotto il piede. Decise per questa scelta. Senza alcuna pietà e mettendoci forza e peso il suo tallone scese prepotentemente sul povero seno schiacciandolo. L’urlo di latrina risvegliò la casa. Più urlava e più schiacciava. La mattina prima aveva svegliato il marito con bel calcio nei testicoli. Il suo sadismo era senza limiti. Finito di schiacciare, sollevò il piede, liberò dalle catene Latrina e la portò carponi alla pesa, che lui chiamava la pesa del maiale, sottintendendo al sovrappeso di Marcella. Il peso fu di settantatre chili. Un chilo in meno. La guardò, sorrise con quel suo sorriso stirato e gelido e le disse: meriti un premio, che oggi riscuoterai. Ora devi fare colazione con la tua bevanda calda e dopo avrai il latte, apri subito la bocca. Latrina aprì la bocca e ricevette il caldo liquido giallo che il suo padrone aveva raccolto nella notte e lo ingurgitò tutto senza sprecare una goccia. Dopo il liquido si passava alle proteine per cui cominciò a succhiare il membro del padrone per poi ricevere quel liquido trasparente e appiccicoso che insieme all’urina e ai pezzi di pane che ogni tanto le venivano elargiti erano la sua dieta dimagrante. Successivamente andò da Cesso, lo guardò con aria affranta e gli disse che quella mattina lui non avrebbe avuto la solita colazione. Poi prese la frusta e gli percosse un po’ le chiappe già illividite dal servizio serale. ...