1. Una bella gita


    Data: 03/06/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Cla8888, Fonte: xHamster

    Sono un ragazzo di 27 anni e questa è la mia prima storia. Voglio condividere storie vere che mi sono capitate nel corso degli anni, le più strane e le più coinvolgenti. Non troverete i****ti, storie dubbie di zie, madri o cugine scopate nei modi più disparati, ma solo storie che mi sono capitate.
    
    Non sono un fisicato, non ho un corpo perfetto, non sono superdotato: sono un ragazzo normale. Ho però alcune particolarità. Il mio pene è comunque sopra la media e soprattutto “soffro” di eiaculazione ritardata: durante il sesso vengo molto raramente, ci riesco solo tramite masturbazione. Se questo problema può essere ostico in una storia seria, ai tempi in cui frequentavo il liceo questa particolarità mi dava una certa buona nomea tra le ragazze della mia scuola e quelle che conoscevo in altri momenti. Mi è capitato più volte di fare sesso con mie compagne di classe e la storia parte da qui.
    
    Avevo fatto sesso con Giada un paio di volte, circa due anni prima. Sono banali storie di sesso, niente di importante, ma è tramite lei che ho avuto una delle esperienze più piacevoli della mia vita. Eravamo in gita a Barcellona, la mia classe e altre due dell’istituto. Frequentavamo l'ultimo anno. Una sera, appena ritornati in albergo, Giada viene a parlarmi
    
    “Senti Cla, devo dirti una cosa. Sono in camera con Elisabetta e lei sta molto male perché si è lasciata da poco con il ragazzo. La vedo spenta, triste, non è nemmeno uscita stasera. Vieni un secondo da noi per tirarla su?”
    
    A ...
    ... tutto pensavo, meno a quello che stava per succedere.
    
    Elisabetta era una ragazza molto carina, ma abbastanza lontana dal mio ideale di donna: altezza normale, molto magra, seno piccolo, ma un bel culetto. Entro nella stanza e la trovo seduta sul letto, con un espressione sconfortata. Ci sediamo anche io e Giada e iniziamo a parlare, scherzare. Lei dopo un po’ abbozza dei sorrisi, comincia a ridere. “Dai, la stiamo tirando su”, pensavo io.
    
    A un certo punto però Giada tende a deviare il discorso sul sesso e se ne esce con qualche frase che mi lascia un po’ sbigottito. “Sì sì, scopava da dio. Come Claudio ahahah” “Quella volta non smetteva mai” “Betty, avresti proprio bisogno di farti una scopata”. A un certo punto si alza e fa “Senti Betty, io vi lascio. Tu sei triste e hai bisogno di scopare, lui è bravo e ha un cazzo fantastico. Divertitevi”.
    
    La porta si chiude e io rimango lì nell’imbarazzo più completo. Cosa si saranno dette? Elisabetta lo sapeva? Cosa faccio adesso? Ero ammutolito, non sapevo che dire. Passò qualche interminabile secondo, finché Elisabetta si gira, mi guarda, sorride e mi fa “Allora? Questo cazzo fantastico?”. Lo sento esplodere nei pantaloni. Quella frase mi aveva tolto ogni dubbio: voleva essere scopata.
    
    Mi alzo in piedi e le faccio “Scoprilo da te”. Lei mi toglie la cintura, mi sbottona i jeans e lo tira fuori dalle mutande, duro e pronto all’azione. Dopo averlo massaggiato per qualche secondo alza lo sguardo e fa “Mmm… complimenti!”. A quel ...
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