La streamer – Capitolo 1
Data: 17/11/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... di un orgasmo, poi lei si sollevò in ginocchio, il grosso cazzone che scivolava fuori dalla sua fica, con una ragnatela di sborra e ambrosia che continuava ad unire i loro due sessi.
– Dai, bambina, succhiamelo.
L’altra si sistemò meglio, lo afferrò con entrambe le mani e appoggiò la bocca sulla cappella. – Sì, – rispose, – non vedo l’ora di averlo in bocca.
Michela non vide altro che il culo e la figa della ragazza, su due gambe tornite e con un accenno di muscoli. Un paio di belle tette pendevano dal busto, ondeggiando al ritmo della spompinata. Dal sesso cominciò a gocciolare il seme del suo ragazzo, che la troia, di tanto in tanto, raccoglieva con una mano, abbandonando la presa sulla nerchia, e se la metteva in bocca, gustandola con lunghi gemiti. Sebbene mia cugina fosse furiosa, una vaga ombra di eccitazione cominciava a calare sulla sua rabbia.
Arrivò anche ad immaginare di vedere sé stessa intenta a spompinare Salvador. Avrebbe quasi voluto unirsi a loro, costringere la troia a leccargliela mentre il suo ragazzo le sverginava il culo.
Ma no, non l’avrebbe fatto: la sua vendetta si sarebbe abbattuta furiosa su di lei, e sarebbe stata spaventosa.
La ragazza continuò il suo lavoro per diversi minuti prima che Salvador venisse di nuovo. Il suo gemito fece perdere un colpo al cuore di Michela, facendole chiudere gli occhi che si stavano riempiendo di lacrime.
La tipa continuò a lavorare sull’uccello per qualche altro secondo, probabilmente per ...
... sorbire il succo del ragazzo, poi si stese accanto a lui. Salvador non perse tempo a metterle una mano su una tetta e a stringerla. Lei si appoggiò su un suo fianco e si avvicinò alla bocca di lui.
– Ah, cosa vuoi fare? Baciarmi dopo che mi hai succhiato il cazzo e bevuto la mia sborra? Che schifo! – ribatté l’altro, scostandosela di dosso.
La ragazza rimase un attimo sdraiata, poi si alzò, cercando i suoi vestiti e cominciando ad indossarli.
– Te ne vai di già? – domandò il ragazzo. – Se mi lasci un dieci minuti, posso scoparti di nuovo.
Lei finì di infilarsi i pantaloni e li abbottonò. – Mi spiace andarmene, è stata una scopata fantastica. – rispose, guardandolo con un sorriso che più falso era umanamente impossibile, – Domani mattina, però, mi devo alzare presto, quindi…
Lui non si alzò dal letto. – Ehi, chiamami la prossima volta che vuoi un vero cazzo che ti sbatte. Anzi, dopo ti mando la sua foto così puoi vantarti con le tue amiche, eh!
Lei lo ringraziò, finendo di mettere la giacca. – Ci conto. Saranno invidiosissime.
Michela, furente quanto la ragazza era bugiarda, scivolò fuori dall’appartamento, scendendo al piano terra e uscendo. Attraversò la strada e si mise dietro la propria auto, in attesa.
Teresa chiuse la porta, profondamente delusa. Una serata di sesso che sembrava promettere davvero bene ed invece un dildo grosso quanto un braccio piantato nella sua fica avrebbe dato più soddisfazione. “Un cazzo di venticinque centimetri in mezzo alle ...