Giulia
Data: 16/11/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Benvenute1, Fonte: Annunci69
... occhi.
“Puliscilo bene e poi rimettilo al suo posto” – le ordinai, infilandole il giocattolo tra le labbra. Rossana lo ripuli’ bene dopodiche’ lo rimise sul tavolo al suo posto.
In quel momento avevo voglia di godere di lei.
“Vai in camera e stenditi sul letto” – le ordinai.
La raggiunsi subito dopo, presi le corde fissate al letto e le legai braccia e gambe, formando una X con il suo corpo.
Presi una candela blu e l’accesi. Iniziai a far colare la cera sul suo panciotto rotondo.
Le sfioravo la pelle con la fiamma e lei si contorceva.
“Cosi’ peggiorerai le cose” – le dissi.
Presi a farle cadere le gocce di cera intorno ai capezzoli. Sembrava non si riempissero mai da quanto erano grossi.
Le infilai le dita nella fica e la trovai fradicia. Sentivo il mio cazzo che pulsava dalla voglia di godere di quel corpo inerme, legato, pronto a subire tutto cio’ che mi potesse passare per la testa. Spensi la candela soffiando la cera sul corpo di Giulia.
Mi misi tra le sue gambe e le infilai il cazzo tutto di un colpo.
Lei si inarco’ dal piacere. Agguantai i suoi fianchi fra le mani e strinsi forte lasciandole dei segni sulle carni. Mi misi sopra di lei, coprendola completamente e gravando su di lei con tutto il mio peso. Quasi la schiacciavo.
Poi mi sollevai, restando sempre dentro di lei. Le presi i seni tra le mani e strinsi forte mentre col bacino le davo dei violenti colpi alla fica. Stavo quasi ...
... per venire e spostai le dita dai seni ai capezzoli.
Afferrai le pinzette e le strinsi ancor di piu’. Lei urlo’. Non riusci’ piu’ a trattenersi e urlo’ il suo dolore misto al piacere. Lacrime le correvano per il viso.
E guardando il suo viso rigato dalle lacrime, il suo dolore, il suo godimento, non riuscii piu’ a trattenermi e venni dentro di lei, godendo di un orgasmo lungo, intenso.
E provocando in lei lo stesso orgasmo.
I muscoli delle gambe, delle braccia, del collo si tendevano per gli spasmi provocati.
Le mani si serrarono forti intorno ai suoi seni facendola sobbalzare ancora e regalandomi e regalandole un altro spasmo di piacere.
Restammo cosi’ finche’ non sentii che tutto si stava riequilibrando.
Mi staccai da lei. La guardai. Il viso bagnato dalle lacrime.
Mi accostai e cominciai a sfiorarle le guance con le labbra.
Le baciai gli occhi, succhiando le sue lacrime, assaporando il loro sale.
Baciai le sue gambe mentre le scioglievo le corde alle caviglie.
Baciai le braccia sciogliendo quelle ai polsi.
Sfioravo piano i suoi seni con le labbra, li accarezzavo delicatamente con le mani, mentre staccavo le pinze dai capezzoli martoriati. Lei si volto’ su un fianco.
Si raccolse in posizione fetale ed io mi raccolsi intorno a lei, proteggendola.
Lei mi si appiccico’ quanto piu’ pote’ .
Sentii la sua voce ancora roca dall’emozione e dalle forti sensazioni.
“Grazie” – mi disse.