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Un magnifico natale
Data: 14/11/2021, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... Un piacevole senso di calore avvolge il mio cazzo. Sono entrato nel corpo di mia madre. Sono tornato lì da dove anni addietro sono uscito. Io e mia madre siamo un unico corpo. Mi sono fuso con mia madre. Siamo due in uno. ‘Finalmente ci sei. Hai visto? Non c’è voluto poi molto per farmi visita.’ ‘Mamma, dimmi che non sto sognando.’ ‘No, mio piccolo ometto, non stai sognando. Tu sei riuscito là dove tanti hanno sognato e tanti continueranno a sognare. La tua mammina ti cavalcherà e ti porterà fino alle porte del paradiso. Di una cosa ti prego. Quando ti sentirai di stare per raggiungere la vetta del piacere avvisami.’ ‘Perché?’ ‘Non voglio che tu mi scarichi dentro alla pancia la tua forza. Io sono ancora fertile e non voglio che il mio primo figlio diventi il padre del mio secondo figlio. Se accadesse dovremmo fuggire da questo paese. Non solo. Tu sei troppo piccolo per assumerti la responsabilità di essere padre.’ ‘Però sarebbe fantastico se tu mettessi al mondo un figlio nostro.’ ‘Appunto. Facciamo in modo che resti una fantasia e nient’altro. Dico bene?’ Non le rispondo. So solamente che la fusione dei nostri corpi raggiunge i più alti gradi della scala Fahrenheit ed io mi sciolgo dentro al ventre di mia madre. Scarico nella sua pancia miliardi di spermatozoi. Mamma, in preda al piacere, dimentica la raccomandazione fattami e solo quando sente le bordate del mio sperma infrangersi contro il suo utero torna con la mente sulla terra. ‘Sei uno stronzo. Ti avevo ...
... avvertito. E tu cosa fai? Mi innaffi l’utero. Sei proprio scemo. Ed ora come la mettiamo? Se mi hai messa incinta che facciamo?’ ‘Mamma lo faremo nascere. Dirai che è il frutto di un incontro occasionale. Ti crederanno.’ ‘Tu dici? Ci credo poco. La gente sa che tipo di donna sono stata da quando tuo padre mi ha lasciato e tenuto conto che non mi ha mai vista in compagnia di un uomo e tenuto altresì conto del rapporto esclusivo che ho avuto con te non ci impiegherà molto a fare due + due. No; dobbiamo trovare una soluzione.’ ‘L’unica è ricorrere all’aborto.’ ‘Non mi va di abortire. Piuttosto andremo a vivere in una città dove nessuno ci conosce e lo farò nascere.’ Intanto lo sparviero è ancora al caldo nel nido di mia madre e questo gli infonde nuovo vigore. Mamma lo avverte. ‘Di nuovo? Sei appena venuto e sei già pronto per un altro volo?’ ‘Penso proprio di sì. Il solo pensiero di te mi mette in ebollizione gli ormoni. Ora che ti sei concessa voglio consumarmi in te.’ ‘Allora datti da fare. Anche a me è tornata la voglia.’ ‘Devo venirti fuori o dentro?’ ‘Mi prendi in giro? Mi hai già innaffiato l’utero; non credo che una seconda volta faccia differenza. No, vienimi dentro. Voglio sentire la tua forza riempirmi la pancia.’ ‘Mamma, dopo ci spostiamo nella tua camera?’ ‘Amore. Tu da stasera ti trasferirai dalla tua stanza nella mia. Dormirai da me. Prenderai il posto che fu di tuo padre.’ ‘Solo dormire?’ Ride. ‘Sei proprio un porcellino.’ Da Babbo Natale ...