1. La mia esperienza con una coppia cuckold parte 26


    Data: 27/01/2018, Categorie: Anale Hardcore, Autore: jojojos, Fonte: xHamster

    ... facilità che, dopo averla scopata a lungo, fuoriusciva un leggero prolasso, glielo avevo martellato a lungo poco tempo prima e bastò una piccola spinta per farlo comparire immediatamente, quando glielo leccai non riuscì a trattenersi;
    
    - “Ohhhh siii cazzo, che bello, continua ti prego…”.
    
    Azzardai e le infilai un dito, la prima falange, mentre con l’altra mano le stavo masturbando la figa:
    
    - “Ohhhh siii, fai piano ti prego ma continua…”.
    
    Non riusciva ad intrepretare fino in fondo la parte, le piaceva talmente tanto che era difficile trattenere il suo piacere, infilai tutto il dito, poi un altro, fingeva di provare dolore ma gli umori che colavano dalla sua figa la tradivano, quando infilai il terzo dito e cominciai a ruotarlo esclamò:
    
    - “Sei uno stronzo, così come faccio a fingere che non mi piace…”;
    
    - “Se vuoi mi fermo…”;
    
    - “Non ti permettere, sto venendo…”.
    
    Ebbe il primo orgasmo allagandomi letteralmente la mano di umori, alzò la schiena puntando i piedi ed urlò:
    
    - “Ohhhh siii cazzo, siiiiii…”.
    
    Si alzò di s**tto, dalla sua figa colavano sulle gambe abbondanti rigagnoli di umori, il volto era rosso, aveva perso il controllo, mi spinse facendomi cadere sul letto a pancia in su, si attaccò nuovamente al cazzo piantandoselo in gola fino ad arrivare alle palle, partì uno dei suoi strepitosi pompini, talmente bello da togliere il fiato, poi si ricordò improvvisamente del suo ruolo e mi chiese:
    
    - “Così va bene?”;
    
    - “Benissimo, sembri nata per ...
    ... fare questo…”;
    
    - “Imparo in fretta…”.
    
    Riprese con meno foga ma sempre in maniera divina spompinandomelo a lungo, poi si fermò e guardandomi negli occhi mi disse:
    
    - “Adesso mi devi scopare, ma fallo piano, è stretta la mia fighettina…”.
    
    La girai a pancia in su, mi piazzai in mezzo alle sue calde cosce, appoggiai il cazzo ed infilai delicatamente la cappella:
    
    - “Fai piano ti prego, è così grosso…”.
    
    Cominciai a scoparla piano piano, era ridicolo pensare che fingesse di averla stretta quando nella sua figa ci si poteva infilare una mano senza nessuno sforzo, cominciò ad ansimare sempre più forte chiedendomi man mano di aumentare il ritmo, dopo un po’ mi chiese di toglierlo, si girò a pecorina e mi invitò a scoparla in quella posizione, mi piazzai in piedi dietro di lei, la scopai a lungo e con un ritmo sempre più elevato, ebbe il secondo orgasmo schizzando umori sul letto, ormai stava diventando un’abitudine per lei farlo:
    
    - “Ohhhh siii cazzo, siiiiii…”.
    
    Si fece cadere con la pancia sul letto, io sopra di lei sempre con il cazzo piantato dentro, mi spinse via, poi si coricò di fianco a me e baciandomi mi disse:
    
    - “Avevano ragione le mie amiche dicendo che sei un toro, ho avuto due orgasmi uno più bello dell’altro e ne voglio ancora…”;
    
    - “Mi fa piacere, soldi ben spesi allora?”;
    
    - “Assolutamente si, diventerò una tua fedelissima cliente, sei bravissimo.”;
    
    - “Bene…”.
    
    Riprese fiato come suo solito, poco dopo si sedette su di me, mi guardò e ...
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