I nostri giorni
Data: 03/11/2021,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: jolkucera, Fonte: RaccontiMilu
... come al solito in quei giorni raggiante e bellissima. In macchina mi ha ceduto il posto alla guida. La guardavo, mentre parlavamo, le ho messo una mano sulla gamba, a un semaforo. Le ho detto quanto fosse bella ed eccitante, vestita così. Mi ha sorriso, ho tenuto la mano per un po’, poi prima di ripartire ho fatto salire il vestito, scoprendo il bordo della calza. Era il paio di autoreggenti che aveva indossato anche il giorno precedente. Non ha riabbassato il vestito. Mi ha chiesto se mi piacevano. Le ho detto che era fantastica e molto sensuale, immaginavo che avesse avuto modo di saperlo anche da altri, al lavoro. Ha confermato con un sorriso “in effetti mi sembra che questo abbigliamento riscuota successo…” ha detto. Arrivato a casa l’ho abbracciata, appena entrati. Ho posato la valigia in terra e l’ho stretta, baciandola come se fosse la prima volta. Era felice, mi ha detto che le faceva piacere sapere che mi era mancata. Ho sollevato il vestito da dietro, scoprendo che aveva indossato un tanga, eccitantissimo. Nuovo. Le ho detto che era tutta da scopare. L’ho portata il camera e ho scopato con lei. Mentre entravo dentro di lei la guardavo, guardavo la sua fica fresca di depilazione di due giorni prima, il suo seno, i capezzoli turgidi. La guardavo negli occhi e spingevo il mio cazzo dentro di lei. Godeva, le piaceva. “ti piace come ti scopo, vero?” “Sì, mi piace, sì”. Ho continuato “Sei eccitante, farai eccitare i tuoi colleghi, lo sai che ci sarà sicuramente qualcuno ...
... che ti vorrebbe scopare così” Godeva e rispondeva “Sì, forse sì” “Ah, sì?” le ho detto. e lei non ha risposto, subito. Gemeva, poi ha detto “Sì, credo proprio di sì”. Mi stava facendo impazzire, volevo scoparla e farle dire tutto quello che voleva fare, quello che desiderava. “Che porca che sei” e lei “Un po’ forse sì…” E spingevo. “Ti piace sapere che un tuo collega ti vuole scopare, vero? che ti desidera così… lo so che è così. E se dovesse chiederti di uscire, accetteresti?” e lei “non lo so, scopami così ora…” e io spingevo, e le toccavo le tette. “Io penso che accetteresti, perché ti piace essere corteggiata, essere il centro del desiderio” “Sì, mi piace, sì.” Non riuscivo più a controllarmi, sentivo che anche lei stava per godere. E io ero quasi arrivato ad esploderle dentro il mio orgasmo. Le ho detto “Lo puoi fare, sai? puoi fare quello che ti piace fare, puoi sentirti desiderata. So che ti eccita” e lei mentre godeva. “Sì, mi eccita. Sì. Da impazzire” e mentre spingevo forte dentro di lei le ho detto “Ti faresti scopare, vero?” e lei, mentre godeva. “Non lo so, mi fai godere così” e io “Godi, tanto lo so che ti faresti scopare, vero? dillo”. Mentre godeva, mentre urlava ha detto “Sì, sì, lo farei. Sì”. Le sono venuto dentro, con tutto il piacere che avevo accumulato, sentendola godere come non faceva da tanto. Non con me.
Giorno 10. La mattina è uscita, con il vestito che aveva il giorno precedente quando è venuta a prendermi in stazione. Guardarla uscire di casa ...