La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 31
Data: 03/11/2021,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu
... altre volte ma non era durata tanto così.
Tornai al lavoro ed alla fine della giornata salutai tutti i colleghi, sarebbero state ferie meravigliose, almeno lo speravo con tutto il cuore.
Quando tornai a casa Simona mi aspettava già in tenuta da corsa, uscimmo dopo 15 minuti e restammo fuori un’oretta. Eravamo entrambi in forma particolare e forzammo parecchio quella sera, quando rientrammo in casa eravamo entrambi sudatissimi, mi chiese di fare la doccia per prima, restai in salone ad aspettarla guardando un po’ la TV, poco dopo arrivò completamente nuda e si sedette sulle mie ginocchia, era bellissima e profumata come una rosa, mi abbracciò baciandomi appassionatamente, era dolcissima:
– “Fammi andare a fare la doccia, puzzo come una capra…”;
– “Mi piace da impazzire il tuo odore…”;
– “Non è odore in questo momento, è puzza, dai lasciami andare a fare la doccia…”;
– “Mi piace il tuo odore invece, mi eccita, posso lavarti io?”;
– “Certo che puoi, tanto vale che sei uscita dalla doccia allora…”;
– “Non ti voglio lavare sotto la doccia, vieni con me…”.
Mi prese per mano, la seguivo con gli occhi fissi sul suo culo, tra poco me lo sarei divorato. Invece di portarmi in bagno mi accompagnò in camera:
– “Guarda che il bagno è di la…”.
Non mi rispose nemmeno, mi spogliò completamente baciandomi in continuazione, mi fece coricare sul letto mettendosi seduta sopra il mio cazzo che era già duro come il marmo:
– “Sono sporco e le lenzuola ...
... pulite…”;
– “Uffa ma quanto parli, non costringermi a bendarti anche…”.
In quel momento notai che sul letto c’erano 4 foulard di seta neri, la guardai incuriosito, mi fece segno con il dito di stare zitto, mi allungò le braccia verso la testata del letto e mi legò i polsi usando i foulard:
– “Tu sei pazza…”.
Usò gli altri due foulard per legarmi i piedi alla pediera del letto, poi si alzò e disse con aria sensualissima:
– “Se non stai fermo e zitto di dovrò bendare, però mi piacerebbe che vedessi quello che farò…”;
– “Mi devo preoccupare?…”;
– “Non è una punizione quella che riceverai, non hai nulla da temere…”.
Si piegò verso i miei piedi annusandoli, sentivo il suo fiato farsi affannato, puzzavano sicuramente parecchio ma conoscevo la sua passione per le mie estremità, la cosa ormai non mi stupiva, passò la lingua sulla pianta insalivandola moltissimo, era una sensazione strana, la guardavo mentre lo faceva, era così eccitata che chiudeva gli occhi ed ansimava stimolandosi il clitoride, sembrava una cagnetta che lecca il suo padrone, mi lavò letteralmente il piede con la sua saliva, asciugandolo con la lingua, mi faceva un po’ di solletico e quando istintivamente flettevo il piede mi chiedeva di stare fermo, quando passò al secondo piede la guardai e dissi:
– “Sembri una cagnolina per come lecchi bene…”;
– “Sono la tua cagna, ti piace quello che sto facendo padroncino?”;
– “Te lo dirò quando avrai finito…”.
Dopo aver ripetuto l’operazione anche ...