Tutto in pochi giorni
Data: 01/06/2018,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... jeans. Abbassai la cerniera trattenendo il fiato. Mi tremavano un po’ le mani. Quando lasciai cadere i jeans, vidi le mutande, erano strette ed abbracciavano il suo corpo. Vidi il contorno del cazzo. Pigiai la faccia contro la sua biancheria intima, respirai profondamente, mi piacque l'odore muschiato della sua virilità.
Afferrai il bordo delle mutande e le tirai lentamente giù. Il cespuglio nero del suo pube mi guardava. Spinsi il naso profondamente nell’intrico di peli. Aveva un profumo così buono. Tirai ancora più giù le mutande ed il suo cazzo scoccò fuori. Era magnifico. Gli baciai la punta e vi spinsi contro la faccia. La sua durezza era così piacevole. Leccai la parte inferiore dell’asta. Raggiunsi di nuovo la punta del cazzo e la baciai.
Poi i miei istinti naturali presero il sopravvento, presi l’uccello in bocca, raggiunsi le sue anche e lui cominciò a pompare avanti ed indietro.
Si lamentò e capii che gli piaceva, sentii che stavo davvero facendo la cosa giusta. Mi sentii così sollevato! Tentò di calciare via i jeans ma aveva difficoltà a farlo. Smisi di succhiare e gli tolsi i pantaloni. Ora era di fronte a me nudo. Era magnifico. Mentre lo guardavo cominciò a spogliarmi.
Prima che me ne rendessi conto ero sdraiato nudo sul letto. Roberto salì su di me e ci baciammo. Sentii il suo cazzo contro il mio corpo. Il mio pene era duro ed eretto, ero contento che il mio uccello stesse rispondendo all’avere addosso uomo meraviglioso.
Si girò e prese in bocca ...
... il mio cazzo. Era così caldo e bagnato. Si spostò per mettersi sulla mia faccia. Io l'afferrai e lo succhiai. Era fantastico. Era così dolce. Poi sentii che stavo per eiaculare. Tentai di ritardare ma sparai il mio carico prima che me ne rendessi conto. Mi sentii male, sperai che Roberto non fosse deluso.
Continuai a succhiargli il cazzo, lui lasciò cadere il mio pene molle dalla sua bocca e cominciò a leccarmi le palle. Ne prese una e poi ambedue in bocca. Questo fece balzare di nuovo il mio uccello alla vita. Lui riprese il mio pene in bocca, il suo cazzo sembrò diventare più grosso nella mia bocca. Sentii il primo fiotto di sperma colpire il fondo della mia bocca. Roberto stava cominciando a sborrare. Io non ero pronto, il suo succo mi riempì la bocca ed io soffocai, lo sperma mi colava dalla bocca e mi scendeva sul mento e sul collo. Ancora una volta sentii di essere pronto ad eiaculare. Roberto si occupò dei miei fiotti e li ingoiò. Io tentai rapidamente di asciugare il suo sperma dal mio mento e dal mio collo.
Roberto si girò e vide quanto ero sporco. Prese le sue mutande ed asciugò la sua sborra dalla mia faccia.
Si sdraiò accanto a me e disse: “Spiacente, avrei dovuto avvertirti. Io sparo dei carichi enormi.” Ed io risposi: “La prossima volta sarò pronto.” O almeno speravo che ci sarebbe stata una prossima volta.
Mi abbraccio e mi disse: “Mike, o posso chiamarti Michele?”
Io lo abbracciai: “Puoi chiamarmi Michele.”
Sorrise: “Michele, posso restare a ...