1. Matilde 06-03 - il vicino: anni fa a castiglioncello (retro)


    Data: 25/10/2021, Categorie: Etero Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    Una sera racconto ai miei due compagni un’avventura della quale ero stata protagonista tanto tempo fa, allorché ero stata al mare di Castiglioncello con uno dei miei fidanzati, Filippo. Dopo tre o quattro giorni di vacanza, lui aveva dovuto fare un viaggio lampo a Firenze: era partito al mattino con tutta l’intenzione di tornare il giorno dopo.
    
    - Ti va di stare qui da sola un po’ più di 24 ore? Scusa, ma devo proprio andare.
    
    La casa era comoda, la spiaggia vicina. Cosa poteva impedirmi di stare a prendere altro sole e farmi una nuotata? La compagnia di Filippo era ottima, ma potevo anche stare senza di lui. Feci una smorfietta di disappunto, ma poi sorrisi che sarebbe andato benissimo.
    
    Per tutto il giorno fui alla spiaggia, dove presi il sole, un po’ dormii, feci due o tre bagni. Dovetti scacciare con gentilezza due o tre importuni, lessi un po’ di riviste e finii un libro.
    
    Alla sera me ne tornai a casa, una villettina vicino ad altre, abbastanza isolata ma non troppo. Me ne stavo davanti allo specchio della camera da letto e ammiravo la sottile traccia che i lacci del mio tanga avevano lasciato sulla mia pelle imbrunita. Avevo i capelli ancora più lunghi di quanto li ho adesso e guardandomi allo specchio mi piacevo un casino. Il sole della giornata poi mi aveva predisposto: e così in quel momento decisi che mi sarei toccata.
    
    Mi accarezzai subito il seno, a mani piatte, e vidi subito e sentii i capezzoli irrigidirsi. Mi umettai un dito tra le labbra e lo ...
    ... passai sulle aureole, per sentire che effetto piacevole faceva. Avevo giù un discreto languore e sentivo i battiti del cuore accelerare. M’immaginavo la faccia di qualcuno affondata tra le tette, perciò mi scaldavo sempre di più.
    
    Mi sdraiai sul letto e mi tirai via il tanga, allargando poi le gambe. Sentivo il piacere d’essere completamente nuda e sentii anche che stavo inumidendomi nell’anticipo di quanto stavo per fare.
    
    Mi bagnai di saliva le dita e quindi le utilizzai per dividermi le grandi labbra, occasionalmente entrando un po’ in profondità.
    
    - Mmmm - dissi tra me assaggiando il liquido della figa - come è dolce....
    
    Tenendo separate le labbra con la mano sinistra, con il dito medio cominciai a sfregarmi il clitoride e a emettere i primi gemiti del piacere che si stava costruendo.
    
    - Ahhh... ohhh - sospiravo.
    
    Poi affondai il dito dentro la vagina, ormai fradicia anche se ancora stretta. Lo tenni dentro un po’ prima di uscire a riaccarezzarmi il bottoncino. Il piacere stava crescendo al galoppo, ormai dimenavo la testa all’indietro e ai lati, mentre inarcavo leggermente la schiena.
    
    - Sììì, ecco, sììì, sono così vicina.... ohhhhhhhhhhh, ohhhhhhhhh!
    
    Dopo quello splendido orgasmo stetti un po’ lì a cercare di connettere, a occhi chiusi. Nel frattempo la respirazione stava tornando normale.
    
    Intanto fuori era il tramonto, potevo vedere la luce caratteristica, nel silenzio della sera. Dormii anche un po’ credo, perché quando ebbi di nuovo coscienza, era ...
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