1. Il residence al mare - seconda parte: loredana, mammina veneta


    Data: 31/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69

    ... fortuna non fu lunga. Al primo sbadiglio le presi in braccio una alla volta e le sistemai nel lettone al piano di sopra, tutte e tre assieme. Il tempo di un bacio ed erano già nel mondo dei sogni.
    
    Sogni che invece per me e Loredana stanno per trasformarsi in realtà. Lei mi aspetta in salotto, al piano di sotto. Ha abbassato le luci ed acceso lo stereo. Un lento di Mina in sottofondo e lei sul divano, scalza, coi capelli sciolti. Le prendo la mano e la invito a ballare. Voglio sentire il suo profumo, stringerla a me, perdermi per un attimo tra i suoi capelli. Le cingo i fianchi, assaporando la sua fragranza. Comincio a baciarle il collo e mi lascia fare. Chiude gli occhi e si stringe più forte a me. Scivolo col viso verso le sue labbra, dischiuse, in attesa. Le umetto con la punta della lingua seguendone il profilo.
    
    "Baciami, non indugiare..." mi dice sporgendosi verso di me.
    
    Ci baciamo così, in piedi uno di fronte all'altro come due adolescenti, finché Mina non termina di cantare. D'altra parte i baci sono le chiavi che aprono la porta del Paradiso e non sono mai abbastanza.
    
    Nel frattempo battito cardiaco, pressione arteriosa e desiderio di scopare sono aumentati vertiginosamente.
    
    "Loredana ti desidero" le sussurro all'orecchio.
    
    "Anch'io ti voglio, adesso! È dall'anno scorso che ci penso... Me lo sono sognata cento volte".
    
    Comincio a sfilarle il vestitino nero che aveva indossato per la cena. Rimane con un reggiseno a balconcino ed un mini perizoma che la ...
    ... rendono ancora più sexy del solito. Lei baciandomi il petto mi sbottona la camicia, poi passa ai pantaloni che fa scivolare per terra lasciandomi in boxer. Il cazzo era duro da prima. Lo stringe con la mano calda da sopra la stoffa per poi farlo uscire in tutto il suo splendore. Tenendolo in pugno mi fa indietreggiare fino al divano. Una volta seduto si inginocchia e comincia a ciucciarmelo.
    
    "Adoro il tuo cazzo" mi dice. "Mio marito non mi scopa più e io invece vorrei prendere un uccello ogni giorno".
    
    "È quello che ti voglio regalare per tutta la settimana, alla faccia di quel becco di tuo marito e di quella strega di tua suocera".
    
    Eccitato come non mai la stendo sul divano e comincio a leccarle la figa già bella bagnata.
    
    "Mmmmmhhhh" mugola di piacere. "Lo voglio dentro, tutto!".
    
    Mi pare di capire che non c'è più tempo per i preliminari, ci penseremo un altro giorno.
    
    Le afferro le caviglie, le divarico le gambe, punto la cappella violacea verso quella splendida fessura invitante. Le sue grandi labbra avvolgono le pareti del mio uccello come un guanto. Una volta penetrata fino fondo cominciò a stantuffarla con virulenza. Le stuzzico i capezzoli con le dita, glieli lecco, intanto entro ed esco dalla sua vagina. Con i talloni piantati sulle mie natiche mi stringe a se dandomi il ritmo. È calda e generosa come me l'ero immaginata.
    
    "Scopami! Cavalcami! Sbattimi!" mi implora all'orecchio.
    
    Accelero le spinte, si fanno sempre più profonde, penetranti, rapide. ...