Hammam proibito
Data: 24/10/2021,
Categorie:
Etero
Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
... Avvertii l’energia salire di colpo. Una tensione erotica si era già stabilita fra noi. Come durante un temporale estivo. Quando, prima che inizi a piovere, l’aria si satura di elettricità a tal punto che la possiamo avvertire distintamente. Energia che sale, in attesa di esplodere. Quando ricambiò il mio saluto mi avvicinai a lei. I nostri sguardi sembravano calamitati e non riuscivamo ne volevamo distoglierli. Iniziai a farle i miei complimenti per i suoi tatuaggi e piercing; le chiesi, senza alcun imbarazzo, se ne avesse anche altri oltre a quelli che vedevo. Fu il segnale. Lei lo raccolse immediatamente perché scostò il reggiseno per mostrarmi un capezzolo roseo e forato da una sbarretta di metallo. “Lo voglio leccare”, le dissi.
Non attesi la sua risposta. Avvicinai la bocca al suo seno e avvertii assieme il sapore della sua carne tiepida e il gusto metallico. Non serviva più parlare adesso. La baciai furiosamente e risposte con uguale furia. Ci stavamo letteralmente divorando. I corpi, resi scivolosi dall'acqua, erano incollati. Le sue gambe mi cinsero i fianchi mentre andavo, infine!, a toccare quel meraviglioso culo. La mano si intrufolò sotto il tessuto bagnato per prendere possesso di quella superficie dura e compatta, fino a sforare con il dito il suo ano contratto. Così come era iniziata la tempesta si placò. Improvvisamente. Lei si staccò da me senza una parola e ancheggiando provocatoriamente e consapevolmente uscì dalla vasta attraverso la scaletta. ...
... L’acqua ruscellava dal suo corpo come una rugiada proibita. Non la seguii. Non mi avventai. Rimasi lì a guardare con lo sguardo divertito ed eccitato di chi conosce le regole. Si avviò verso la doccia per sciacquarsi. Poi la vidi sparire nell’hammam (o bagno turco). Sapeva che l’avrei raggiunta ma non volevo essere troppo scontato e la feci aspettare qualche minuto.
Quando entrai a mia volta nel locale fui invaso dal vapore caldo benefico. In una atmosfera irreale tutto sembrava vago e confuso. Intravvidi una figura in fondo, sulla destra. Chi altri poteva essere se non la sconosciuta. Ogni passo i suoi contorni si facevano più delineati. Non era un miraggio né un’illusione. Era lei. Mi sedetti vicino e il gioco ripartì improvviso. Nessuno poteva vederci, e se qualcuno fosse entrato avremmo avuto il tempo di ricomporci. Ma pensavi veramente tutte queste cose? O piuttosto mi abbandonai alla situazione senza farmi domande. Puro istinto. Ero solo lupo in quel momento. E la volevo. I baci ripartirono fra noi. E mani erano libere di toccare tutto. La sua figa non era solo bagnata dal vapore e dalla doccia. Avvertivo un diverso tipo di bagnato, scivoloso e intimo. Era eccitata quanto me. La feci sedere sopra di me, sul gradone di pietra. Scostai i nostri costumi di quel tanto che bastava a congiungere le nostre carni. Bastò. E godei di lei quel surreale ambiente. Con la paura di essere sorpresi. Fu breve, non poteva essere diversamente data la temperatura. Breve ma molto intenso. Ne ...