1. Una tortura sessuale in smartworking


    Data: 16/10/2021, Categorie: Etero Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... sborrare in diretta. E, onestamente, quando godo io urlo. Speriamo abbia un briciolo di pietà.
    
    Dà un piccolo colpo di tosse, giusto per farmi scattare sull’attenti mentre mi libera il cazzo dai pantaloni e li fa calare a terra, me li toglie.
    
    Una carezza e un piccolo massaggio ai piedi, mentre sorride con il viso a pochi centimetri dal mio uccello completamente eretto. Si bagna le dita tra le cosce, e inizia a bagnarmi il glande dei suoi umori.
    
    Continuare con la lezione è difficilissimo. Soprattutto perché sta continuando a spostare liquidi dalla sua figa al mio cazzo, e il solo pensiero quasi mi fa godere.
    
    La punta della lingua scivola sul frenulo ora, in un movimento unico fino ad arrivare alla base del pene, ai miei testicoli così sensibili, e poi risale lungo tutta l’asta e arriva ad avvolgermi la cappella infuocata con le labbra. La lingua continua a massacrarmi lenta e dolce, ma il movimento continuo fa espandere piacere, voglia e desiderio in tutto il mio corpo.
    
    Lo sa, lo sente, la eccita. Tremendamente. Continua a toccarsi, così lenta che so non vuole venire. Vuole semplicemente farmi impazzire e ci sta riuscendo perfettamente.
    
    Ormai non so più come faccio a proseguire. Ma trovo forze ed energie, l’inglese barcolla, la voce si rompe appena. Daranno la colpa all’orario. E mentre cerco di distrarmi, non so bene da dove lei fa spunta il Lush, il vibratore ovetto comandato a distanza con cui l’ho torturata legata al letto qualcosa ora prima, mentre mi ...
    ... prendevo la sua bocca tra gli orgasmi ripetuti.
    
    Si sfila l’elastico dai capelli, e cazzo, so cosa vuole fare. Stringe il Lush al mio cazzo con l’elastico, facendo aderire perfettamente il silicone al perineo, bagnando il contatto con la sua lingua. Fuck, mi farà morire.
    
    Accertatasi che il mio cazzo duro, l’elastico e l’ovetto siano in buona posizione per farmi morire, si rialza, prende il telefono, collega il giocattolo con il wi-fi. Si siete di fianco a me.
    
    E inizia.
    
    Cazzo.
    
    Lo fa vibrare, accelera, rallenta, rallenta, accelera. Poi lo lascia alla minima vibrazione e scrive un nuovo post-it: “Quanta voglia hai di sborrarmi addosso”? Mentre me lo fa vedere apre la bocca, mi mostra la lingua simulando quelle leccate di cappella che mi fanno letteralmente guaire e inarca la schiena per mostarmi il seno lucente di saliva.
    
    Cazzo, la lieve vibrazione sta facendo fremere il mio uccello dai coglioni alla cappella, lo sento quasi riempirsi di sperma mentre arrivo a un punto nodale della mia presentazione. Ormai non so nemmeno più cosa sto dicendo nel webinar.
    
    Torna al telefono, alterna il ritmo, accelerandolo sempre per un tempo superiore, onde di voglia squassano il mio corpo, mentre allunga la mano e mi prende i testicoli nel suo calore, scivolando con le dita sull’asta e mastubandomi mentre alterne le velocità dell’ovetto.
    
    Non capisco letteralmente più nulla, lei lo sa, sorride ancora mentre accelera il movimento della sua mano e lascia l’ovetto vibrare e ...