in campeggio
Data: 15/10/2021,
Categorie:
Anale
Gay / Bisex
Autore: boysiculo74, Fonte: xHamster
... rompere un po’ l’imbarazzo di Leo chiese dei pantaloncini, e Leo spiegò.
Beppe accettò la spiegazione di Leo, anche se non sembrò del tutto convinto infatti i suoi occhi brillarono di un colpo. La cena fu molto veloce e semplice: insalata di riso, qualche fetta di dolcissima anguria.
Continuarono a chiacchierare del più e del meno, finché si toccò l’argomento ragazze: “Beh - disse Leo - qualche ragazza l’ho avuta ma niente d’importante” mentre Beppe “ Beh anche io ma solo prede da discoteca niente di che: a volte figlie di noti imprenditori o gente che conta quindi non posso tirarmi indietro, oltretutto poi c’era un lauto compenso!!” Lo scoppiettio della legna secca sul fuoco ardente spezzava il silenzio della notte e di Leo e Beppe, che quasi avevano esaurito gli argomenti di cui parlare, per cui vista l’ora, quasi l’una, e la stanchezza di una giornata di lavoro e del viaggio in macchina, Leo si congedò dicendo: “Beppe scusami ma sono stanco, vado a riposare, ma se vuoi rimani pure e prendi qualcos’altro non preoccuparti. Ci vediamo domani, buona notte!!” Beppe rispose: “Ok buona notte, ma credo che prima di andare a riposare devo … insomma devo fare una cosa e poi sicuramente riposerò!!”
Leo notò che il tono di voce di Beppe così come la luce dei suoi occhi era nuovamente cambiato, e che nascondevano qualcosa, ma stanco per come era lasciò correre, entrò nella sua tenda, accese la torcia e spogliatosi si distese nudo. Sentì Beppe spegnere il fuoco e poi ...
... silenzio. Leo pensò “E’ andato, peccato, cavolo come al solito costruisco castelli in aria” e, spenta la torcia, la poggiò accanto al borsone e un po’ afflitto, chiuse gli occhi per allontanare lo sconforto e la stanchezza.
Passarono pochi attimi, quando nel buio completo sentì dei rumori. Leo aprì gli occhi cercando di capire cosa stesse accadendo: vide una luce debole avvicinarsi all’entrata della tenda. Il cuore di Leo batteva forte, e vide la zip della tenda aprirsi. Leo accese la torcia.
Era Beppe e un po’ rincuorato, ma dimentico di essere nudo chiese: “Mamma che paura! Beppe sei tu. Ti serve qualcosa?” Beppe era con i soli slip, bianchi e semi trasparanti che lasciavano intravedere le sue misure: un cazzo di circa 28 centimetri, molto scuro, eretto più che mai che sebbene tendente a destra fuoriusciva dagli slip; due palle grosse e di eguale misura che sembravano scoppiare da un momento all’altro. Beppe osservava Leo in viso e poi il suo sedere (Leo dormiva sempre prono) rotondo sodo, prodotto in palestra con cura e parsimonia, insieme alle sue spalle larghe e ai suoi discreti addominali e pettorali.
Beppe entrò e rispose: “Si non riuscivo a prendere sonno, disturbo?” E Leo: “No figurati ma come posso aiutarti?” “Beh credo che invece “dovresti”sarebbe il termine più appropriato – chiarì Beppe – visto che se non dormo è colpa tua!!” “Colpa mia? Scusami non capisco cosa ho fatto?” Beppe allora prese i pantaloncini di Leo, li esaminò da vicino e annusandoli rispose: ...