Cornuto Cap.2 - Racconti Erotici

Cornuto Cap.2

... e messo due dita nella figa, che era tutta piena di sborra. Stavolta il pompino è stato lungo….lui gemeva e mi diceva che sono una troia, una vacca da monta, una puttana da strada….. stava ancora insultandomi quando alla fine con un grido terrificante mi ha schizzato tutto in bocca, rischiando di soffocarmi…..per riuscire a respirare ho dovuto ingoiare tutta la sua semenza che puzzava di uovo marcio.

Gli ho chiesto di tornare a casa, ma lui prima ha voluto leccarmi e si è lappato la mia figa e l’interno cosce con una tale veemenza che alla fine sono venuta agguantandogli i capelli e schiacciandogli la faccia tra le mie cosce. Non la finivo più di godere, ero come impazzita di piacere e sgambettavo nuda sul sedile con quel maiale addosso…… per farla breve, ho avuto tre orgasmi, uno dopo l’altro.

Dopo esserci calmati e rimessi a posto i vestiti, siamo stati lì a parlare un po’…. è un tipo simpatico tutto sommato. Comunque credo che sia rimasto soddisfatto della mia compagnia e penso quindi che parlerà bene di me a Rocco…..

Quando ho insistito per venire a casa, poiché si era fatto molto tardi, ha voluto prima darmi un altro colpo…. mi ha messo sopra di lui e ha infilato il cazzo….mi ha montata lentamente perché aveva ormai poca energia e baciandomi dolcemente in bocca alla fine mi ha schizzato ancora nella figa….. quel poco che avanzava nei suoi coglioni ------------------------

Mentre Angelina raccontava io avevo lavorato lentamente il mio cazzo, stando attento a ...

... non spruzzare prima del tempo….. quando mia moglie ebbe terminato vidi che si stava spogliando…. sapeva bene ciò che doveva fare, si allungò nuda sul letto vicino a me e me lo prese in bocca. Succhiò piano ma profondamente il cazzo, spingendoselo fino in gola……. Io stavo godendo pazzamente ma il mio problema era di non schizzare subito. Volli assolutamente gustarmi il pompino, accarezzando i capelli di Angelina mentre la sua testa ritmava il sapiente lavoro di bocca…..fortunatamente lei seppe quando fermarsi ed allora con un balzo mi salì a cavallo….

Il mio arnese durissimo penetrò nella sua figa sguazzata ed accogliente come un coltello nel burro….Angelina iniziò la sgroppata a ritmo sostenuto spingendosi il cazzo sino a fondo corsa e saltando tutte le fasi preliminari, in quanto era evidente il mio fortissimo stato di eccitazione e la sottile barriera di resistenza che ormai mi separava dalla incontrollabile estasi finale.

----------- tesoro, che bel cazzo duro, sei davvero un torello a letto, lo so che ti piaccio tanto…avresti dovuto vedermi camminare in quel ristorante, con la gonnellina quasi sui fianchi e le tette che sballonzolavano davanti agli occhi di tutti…penso che tu non avresti resistito e mi avresti raggiunta nel cesso, sbattendomi contro il muro e strappandomi le mutande per scoparmi in piedi contro la parete……

Montami amore, fai vedere alla tua mogliettina quanto la ami, quanto la desideri….. chiavala, assapora la sua figa calda e dolce….pensa a come ...