1. Beyond the Withe: Baratri


    Data: 03/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Incesti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... registrare la stranezza della situazione. -Sì.-, ammise la giovane, -È pacifico. Non l’ho mai detto a nessuno ma… non credevo esistesse questa pace.-. L’altra donna le sorrise con gentilezza, un gesto così diverso da come lei la ricordava essere stata. La giovane non poté non sorridere di rimando. -Christine, tu sai bene che questo non è il tuo posto.-, disse.
    
    -È la terra dei morti, vero Amour?-, chiese Christine, -Sono morta?-. -Dimmelo tu? Ti senti morta? Ti senti in pace? Tutt’uno con questo luogo?-. La giovane sospirò di nuovo. No. Non si sentiva in pace. Anzi, sentiva qualcos’altro. -Perché sei qui?-, chiese alla donna dagli occhi verdi, la sua antica signora. -Perché hai bisogno di una guida. Io sono… adatta al ruolo.-, rispose lei. -Mi aspettavo il Giustiziere.-, disse. -I vivi non possono raggiungerti qui.-, disse Amour Mirabellé. -Quindi sono morta, è questo che intendi?-, chiese ancora la giovane. -No. Ma devi lasciare questo luogo. O lo sarai tra breve.-, la voce di Amour si mischiò a voci in lontananza. A qualcosa che Christine non riuscì a comprendere. Echi di esistenza lontanissimi, riverberanti nel cielo limpido e spietato del deserto. -La mia battaglia non è finita.-, disse la ragazza, -La pace dovrà aspettare. Ancora un po’.-. Amour annuì si voltò. Prese a camminare. Un tuono rimbombò nel cielo improvvisamente nuvolo. E poi scoppiò il temporale. La giovane fissò il cielo, il paesaggio dissolversi, la sabbia desertica spazzata dal vento impetuoso e ...
    ... flagellata dalla pioggia sollevarsi in volo. Un tuono rimbombò, lontano e vicino. Prima che quel cataclisma la inghiottisse, Christine Buenariva urlò.
    
    -Christine! Va tutto bene… Va tutto bene. Calmati…-, qualcosa l’abbracciò, bloccandola. Christine riaprì gli occhi, riprese consapevolezza del presente. Era nuda, avvolta appena da delle coperte. La stanza pareva quella di un ospedale. L’uomo che aveva davanti… “Lucas?”, si chiese. No: lui era morto. Lo guardò. Era il Giustiziere. -Hai rischiato di morire. Un collasso dovuto a tutta una serie di fattori, e un’infezione. Arlecchino ti ha ripresa per i capelli.-, disse l’uomo. Non si erano mossi di un millimetro. -Dove…?-, chiese. -In Messico. In una casa sicura. Ti abbiamo tirata fuori, ricordi?-, chiese l’uomo. -Qualcosa…-, sussurrò lei. L’uomo annuì. Bisbigliò qualcosa. Poi la abbracciò. Christine si lasciò abbracciare. Era viva. Viva! Ma… Abbracciò l’uomo piangendo piano, conscia che da certi baratri forse non sarebbe dovuta tornare. Forse nemmeno avrebbe voluto dover tornare. Meglio l’oblio che… NO! -Va tutto bene.-, sussurrò l’uomo. Christine annuì. Finì di piangere. L’uomo la fissò. -Non va tutto bene: ho ancora qualcosa da fare.-. disse lei. Lui annuì. Si baciarono. Fu appena un istante ma le restituì la sua dimensione. Christine si separò da lui, piano. -Ho ancora qualcosa da fare.-, ripeté. -I miei vestiti?-, chiese all’uomo. -Te li porteremo. Non eri esattamente ben vestita quando ti abbiamo trovata. Comunque… ci sono ...
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