1. Beyond the Withe: Baratri


    Data: 03/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Incesti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... compassionevole stronzo che cercava di convincere i prigionieri a parlare prima che gli altri si spazientissero.-. Christine annuì, incitandolo a continuare. -Poi sono uscito dal sistema.-, continuò Lucas, -E ho cominciato a farlo come lavoro. Tu non sai, non hai idea di quanti uomini bramino semplicemente di essere trattati con umanità, di essere rispettati e lasciati in pace… Di non soffrire.-. -Hai fatto anche a loro questo discorso?-, chiese Christine. Nessuna sfida nella sua voce, solo consapevolezza, risoluta consapevolezza. -Sì. A ognuno di loro. E molti capivano, cedevano. Ma… molti di loro forse avrebbero meritato quelle torture. Ho lavorato per la C.I.A. in un paio di occasioni e in altre per l’F.B.I. I loro metodi erano disumani. Guantanamo ha dimostrato quanto in basso si potevano spingere per difendere dei diritti che evidentemente credono essere solo i loro.-, rispose Lucas Perez. Christine restò in silenzio, ponderando, riflettendo. Poteva mentire? Guadagnare tempo? No. Non in quelle condizioni. Era pressoché sicura che Boniface avrebbe voluto la verità e forse avrebbe saputo intuire una menzogna, inoltre nulla le garantiva che l’avrebbero lasciata andare, anzi era praticamente certa del contrario. Fissò Lucas Oviedo Perez. L’uomo attendeva la sua risposta. In lui, forse aveva un alleato, per quanto incerto. Poteva realmente portarlo dalla sua? -Non sei d’accordo con loro. Quanto ti pagano per questa cosa?-, chiese. La prima frase era una sua certezza. Era ...
    ... palese che Lucas fosse ancora un medico, tenuto a salvaguardare la vita. Il brasiliano non rispose. Christine decise di insistere. -Posso darti tre volte tanto.-, disse, -Ma ho bisogno del tuo aiuto.-. Evocò nella sua mente i momenti peggiori, quando era stata inerme, totalmente alla mercé della crudeltà umana, senza difese contro la cupidigia dell’essere umano e gli abissali baratri ricolmi di tenebre. Una lacrima le scese lungo una gota. I ricordi le passarono davanti, reali e terribili. Anche le sensazioni la attraversarono, evocate e mai realmente scomparse. Fu terribile da quel lato. -Ti prego… Aiutami…-, sussurrò. Di scatto, la sua mano destra afferrò quella di Lucas. -Non posso…-, disse lui. Era addolorato ma l’aveva detto. Christine si sentì sprofondare. Aveva perso. Aveva veramente, assolutamente perso. Tirò su col naso, rannicchiandosi sulla branda, una bambina spaventata dagli incubi usciti dalle tenebre. Poi sentì Lucas abbracciarla. S’irrigidì. Durò qualche istante, poi l’uomo si staccò e uscì.
    
    Nel buio della cella, Christine respira piano. Sente la porta aprirsi. -Ho sentito che hai rifiutato la nostra generosa offerta.-, la voce di Lucia è pacata, calma, -Lucas è stato dispiaciuto. Orribilmente dispiaciuto.-. -Vedi, il fatto è che noi intendiamo avere quelle informazioni. A qualunque costo.-, dice Lucia. Ancora silenzio da parte di Christine. -E le avremo. Puoi star sicura che le avremo.-, la promessa è suggellata dalla porta che si apre e il rumore di passi. ...
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