1. Beyond the Withe: Baratri


    Data: 03/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Incesti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... sangue sotto la giberna e un AK placcato in oro in pugno, ghigno deformato dal furore, blatera sermoni di odio e incitazioni. L’uomo inquadra e spara. La pistola scalcia peggio di un mulo. L’uomo vede volare all’indietro Kayke. Problema risolto. Incertezza improvvisa dai vicini. Nô supplisce al bisogno: spara gli ultimi colpi in singolo, inchiodando tre dei nemici più in vista. Incassa un proiettile al petto che il giubbotto in kevlar blocca. Barcolla ma non cede. Dolore nella cassa toracica. Almeno una costola incrinata. Danno trascurabile… Neroko raggiunge l’elicottero e sale, deponendovi prima la prigioniera. -Forza!-, altra voce. Di donna. La Baronessa Antonia DuLac, altro membro del gruppo di incursori, brandeggia il mitra dal portello con particolare bravura. Spara una raffica di copertura. Diversi fra gli ostili ripiegano, sbandano. Non si aspettano una simile ecatombe. L’uomo arriva all’elicottero, spara ancora senza pensare ai risultati, aiuta Jhon a salire e permette a Nô di precederlo. Poi si siede. -Tutti a bordo! Vai!-, esclama. Una raffica impatta sull’elicottero. Nessun danno, solo bozzi. Horst decolla alla svelta e senza errori. Sfiora una parabola macilenta facendola ondeggiare. Antonia sciorina un’ultima raffica di copertura. Smette di sparare dopo poco. -Missione compiuta. Feriti?-, chiede Horst. L’uomo osserva i presenti. A parte Jhon nessuno ha ferite di rilievo eccetto forse le conseguenze degli impatti sul kevlar. Un piccolo miracolo considerando la ...
    ... zona operativa. -Kayke è morto. Sono convinto che la polizia brasiliana ce ne dovrà una.-, dice Jhon. Si libera rapidamente del giubbotto tattico ed esamina la ferita alla gamba. Cosparge di polvere disinfettante e benda. Misura temporanea. Ci penseranno dopo a ricucirlo per bene. -Portaci alla base.-, si limita a dire l’uomo. Horst annuisce.
    
    Il mondo di Julie Delinès riprese colore e forma. Si alzò dal letto lentamente, come una vecchia. Letto? L’intera stanza era arredata in modo minimale. Un letto singolo, un tavolo, due sedie, uno specchio. Nessun’armadio. Dov’era? Quanto tempo era passato? Ricordava una mattanza in un bar ma… Si tenne la testa. Era confusa. Notò di essere nuda. Vide su una sedia accanto al letto dei vestiti. Jeans, una maglietta, calze e scarpe. Tutto della sua misura, notò mentre indossava quegli abiti. Ricordava che l’avevano drogata… Si toccò appena il collo. Nessun segno. Le avevano fatto qualcosa? Vide uno specchio. Si controllò, cercando segni di violenza, di stupro. Niente. Nessun dolore né costrizioni… Più che una prigioniera, si sentiva un’ospite. L’avevano rapita… perché? Quella era la domanda. Doveva esserci una ragione. Non capiva, ma aveva un presentimento, un sospetto. Sospettava che fossero lì per lei. Per quel che aveva fatto? Per l’aver consegnato impunemente Christine Buenariva ai suoi aguzzini? Per averla tradita? Si ricordò le parole di Christine, le ultime prima che la stordissero portandola via. Aveva promesso che li avrebbe ...
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