1. Momenti di coppia


    Data: 30/09/2021, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: iranes, Fonte: RaccontiMilu

    ... appena ti ho visto, se è per questo»
    
    «Che cane di merda!» adoro quando ha le sue uscite così istintive e volgari. Poso la borsa, lei posa il mio computer, il mio oggetto più prezioso(senza non potrei scrivere), e ci appoggiamo sul divano. Nonostante le quasi undici ore di viaggio non sono stanco, ho dormito due ore, una per ogni viaggio in aereo, ma mi sento invincibile, potrei smuovere montagne. Sarà la sua presenza, ma sto benissimo, come fossi stato messo sotto carica.
    
    Restiamo sul divano e mi avvicino a lei, poggio dolcemente le labbra su di lei mentre mi avvicino con il corpo. Ho paura si ritragga, che il suo passato la blocchi, ma non avviene. Mi cerca, mi vuole, è frenetica anche lei, anche se diversa da me. Io sono vorace, voglio tutto, lei cerca cosa precise. Le sue mani indugiano sul mio volto, lo accarezzano, lo memorizzano. Sono a torso nudo, ma lei non mi tocca. Mi sento come se le facessi paura, come se fossi di troppo così vicino. Resto in attesa, ma dopo poco è lei a baciarmi. Mi travolge, mi rendo conto che sono lì per un motivo semplice e limpido: scoparla. Mi dedico a lei, la spoglio, assaporo il suo corpo, l’avvicino, i nostri corpi aderiscono, il divano è praticamente smontato, ma non mi importa, non importa neanche a lei. La porto su di me, è sopra di me, mi cavalca, si struscia. So quello che vuole, lo voglio anche io, ma non c’è fretta. Sono calmo, so cosa sta per accadere e mi piace. È il momento di passare oltre, il momento che spetta a me, ...
    ... devo prendere il controllo. La sdraio, mi chino su di lei, ho sempre amato leccarla e non c’è modo migliore di dimostrarle il mio amore. La vedo contorcersi, capisco che le piace, ma c’è altro, qualcosa che non riesco a decifrare. Mi allontana un attimo e mi chiama a sé, vuole altro. Non aspettavo altro, purtroppo non tutti i passi spettano a me, e sono felice. Non si è bloccata come aveva sempre temuto
    
    Eccola alzarsi e prendermi per mano. Mi conduce nella stanza che ci ospiterà, che sarà la nostra alcova per i prossimi giorni. Si sdraia sul letto e io salgo anche io, mi sdraio sopra di lei, le riempio la vista ed entro in lei, bagnata all’inverosimile, che mi accoglie con gioia. Sento la sua fica aprirsi al mio passaggio, allargarsi
    
    «È grosso davvero» mi beo delle sue parole. Non posso fare altro che essere felice e continuare con più voglia, con più cattiveria, con più determinazione. Ben presto abbandoniamo la posizione più classica per provare piccole varianti, la sento muoversi e scuotersi sotto i miei colpi, ma non riesco a farla venire. Mi monta sopra alla ricerca dell’agognato piacere, ma è solo dopo, quando diventiamo più animaleschi che troviamo la nostra dimensione. A pecora, mentre la schiaccio e le stringo la gola. In quel momento siamo noi due: animali, violenti, dominatore e dominata, troia e padrone, innamorato e stronza. Siamo noi in tutti i nostri modi e in tutta la nostra violenza. Esco e rientro, cambiando buco. La differenza la sento, cosciente di ...
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