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L'abisso - l'inizio
Data: 29/09/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Alexposy, Fonte: Annunci69
come lessi da qualche parte.. A diciassette anni, le più piccola crisi assume proporzioni enormi, ci si identifica con i coetanei e ci si veste come loro ma contemporaneamente si cerca la propria identità, si vuole essere originali e unici. ...avere qualcuno che ti accetta diventa vitale come l’ossigeno. ed io non facevo eccezione. Già da qualche mese ormai mi frequentavo con quel ragazzo ripetente che era stata la mia croce per i primi due mesi di scuola.. Ormai avevo quasi dimenticato di stare con la stessa persona che aveva reso invivibile l’inizio dell’anno scolastico. Era dolce, mi riempiva di attenzioni e complimenti, anche se a scuola continuava a mantenere quella parvenza spavalda da leader che veniva confermata dal suo seguito. Non potrei definirlo un bravo ragazzo.. soprattutto ora che ne scrivo dopo anni e alla luce di quanto successe dopo, forse all’epoca mi ero illusa che fosse solo una facciata, che anche lui avesse una sua battaglia interna e che non sapesse come uscire da quel ruolo che col tempo gli si era appiccicato addosso.. so bene l’effetto che fanno le etichette sulle persone soprattutto in periodo scolastico. Devo dire che non ero una santarellina ma nemmeno una che poteva vantare chissà quali esperienze. Per l’età che avevo non mi potevo lamentare anche se sentivo in continuazione storie di mie coetanee che millantavano esperienze estreme al limite dell’incredibile.. be io non mi sentivo in deficit da quel punto di vista, ...
... magari giusto un pochino.. Su di lui d’altro canto avevo sentito solo voci, niente di concreto o esplicito… aveva una “certa” fama ma al tempo certi miti si creavano facilmente con dei passaparola e io non ero abituata a farmi influenzare dalle chiacchiere. Avevamo aspettato un po’ a farlo (tanto o poco tempo è opinabile).. lui non insisteva anche se più di una volta ho percepito la sua eccitazione in certi momenti e il desiderio di andare oltre.. e io non volevo sembrare troppo facile.. comunque dopo poco più di un mese abbiamo iniziato a conoscerci anche da quel punto di vista.. e da quel giorno non siamo più riusciti a staccarci, ogni occasione era buona per rimanere soli e darci piacere a volte anche in posti per me prima impensabili.. si anche a scuola. Sapeva come convincermi, ogni volta che lo sentivo eccitato per me non potevo fare a meno di accontentarlo.. gli bastavano poche parole.. sentirmi riferire i suoi pensieri all’orecchio.. il tradurre i suoi pensieri in parole e dicendomi le cose che mi voleva fare.. e la mia testa partiva. Scoprii che quella sua gentilezza che lo rendeva così fragile ai miei occhi svaniva progressivamente in quei momenti in cui sentiva di aver ottenuto quello che voleva spingendosi sempre un po’ più in là.. e piano piano senza che me ne accorgessi ero diventata dipendente da lui era come una droga. Una mattina mi aspettava davanti alla scuola sul suo motorino, “dai vieni che oggi c’è compito di mate e saltiamo” quel giorno non ...