1. Vacanze romane – seconda parte: la jacuzzi in tre


    Data: 28/09/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69

    ... le tette, a toccarle la figa, come un concerto a quattro mani in cui ognuna sa cosa fare nel rispetto dell’altra per raggiungere l’unico scopo: quello di soddisfare la donna.
    
    Ale si lasciò andare con la testa all’indietro senza però mollare la presa dei nostri cazzi. Io le avevo infilato tre dita nella figa e la stimolavo con i polpastrelli. Giulio si occupava dei suoi capezzoli, delle braccia, delle ascelle. Poi si spostò e si mise seduto sul ciglio della vasca, col cazzo ben dritto fuori dall’acqua puntato verso il soffitto. Ale si alzò e si mise in ginocchio per prenderglielo in bocca e cominciò a spompinarlo. Il suo culo emergeva parzialmente dalla schiuma regalandomi una visione fantastica.
    
    “Approfittane” mi invitò Giulio. “Si è messa apposta così perché tu glielo metta nel culo, non lo fa con tutti” e sorrise.
    
    Mi posizionai alle sue spalle, ammirai quella splendida semisfera che si offriva a me. Osservai il buchetto che all’apparenza sembrava un po’ stretto per le mie dimensioni. Presi un tubetto di olio appoggiato non distante dalla vasca e ne versai un bel po’ sulla cappella e un po’ sul suo sfintere.
    
    In quel momento lei stava ciucciando l’uccello di suo marito ma aveva capito benissimo cosa stavo facendo. Arretrò col busto verso di me e con le mani aprì le chiappe in modo da darmi maggiore visuale ed uno spazio ottimale di manovra. Avvicinai la punta del cazzo ed iniziai a perforarla lentamente. Si trattava di far passare il glande dopodichè tutto ...
    ... sarebbe stato più facile. Ci fu una sorta di effetto ventosa e il mio uccello venne letteralmente risucchiato nel suo ano che lo avvolse come un guanto.
    
    “Mmmmmm…” sottolineò, con la bocca piena, la soddisfazione per averlo sentito entrare.
    
    Mentre la inculavo con spinte lente e profonde Giulio di fronte a me si godeva il pompino e mi sorrideva complice. Sembravamo due amici di vecchio data. Alessandra rispondeva ad ogni mia pressione scendendo con la testa e la bocca lungo l’asta del marito. Quando lentamente uscivo col mio cazzo lei tornava su, senza mai mollare la presa. Provai ad accelerare e anche lei aumentò il ritmo delle sue succhiate. Era un meccanismo di piacere perfetto.
    
    “Vuoi che facciamo cambio” chiesi a Giulio dopo un po’, più per cortesia che per stanchezza.
    
    “No no, continua tu, mi piace guardarti mentre te la inculi. A me basta sentirla godere attraverso la bocca” mi rispose sorridendo.
    
    Questa volta fui io ad accelerare i colpi per poter arrivare subito all’orgasmo. Dentro la jacuzzi l’acqua era agitata e sembrava una tonnara. Sentii lo sperma salire dal basso verso l’alto e, continuando a spingere e rimanendo dento il suo culo, venni come un fiume in piena. La spinsi talmente forte che il cazzo di Giulio, dal capo opposto, le finì praticamente in gola. Per l’eccitazione anche lui venne praticamente nello stesso istante e le riempì la bocca di sborra.
    
    Ale, guardando la telecamera di cui mi ero completamente dimenticato, tirò fuori esageratamente la ...