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5 – Francesca ed Erica
Data: 26/09/2021, Categorie: Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
Vecchio racconto riveduto e corretto Tornata a casa ho trovato Mirta in compagnia di una commessa del suo negozio. Le sue commesse dovevano esere tutte bellissime ed erano selezionatissime, indossano come divisa una gonna color viola, per la precisione color Burgundi, appena sopra il ginocchio ed una camicetta di seta bianca molto chiara. Poiché la camicetta lascia trasparire l’intimo, questo deve essere di alta qualità e le ragazze devono mostrarlo con estrema discrezione, quasi fosse una casualità. Le scarpe dello stesso colore della gonna hanno un’altezza a mezzo tacco. Le calze d’estate non sono obbligatorie e la depilazione delle gambe e di ogni altra parte del corpo deve essere perfetta e continua. I capelli devono apparire sempre ben ordinati e con taglio alla moda ma non esagerato o stravagante. Gioielli pochi ma ben visibili in modo che rendano l’aspetto signorile e sensuale allo stesso tempo. Niente cavigliere o braccialetti brasiliani; solo bracciali di perle oppure in argento o oro. Così anche le colane e gli orecchini. Entrata nel nel negozio sono andata nell’ufficio di Mirta ed ho trovato una delle commesse, Erica, che non aveva la gonna e neanche la camicetta ma indossava un microscopico perizoma (string) bianco e reggiseno a coppa ricamato finemente anch’esso bianco. Mirta era seduta su una sedia davanti al tavolo ma più scostata del solito dal bordo e le sue scarpe poggaite su di esso. La ragazza era inginocchiata davanti e leccava la figa di Mirta che ...
... godeva per il trattamento che Erica le stava facendo. Mi sono ritrovata a non essere gelosa ma capace di capire la felicità di chi subiva il trattamento con la lingua e la felicità di chi leccava. Mi sono spogliata anche io guardando Erica e Mirta ed ho baciato Mirta profondamente in bocca con la lingua che entrava ed usciva e ne sono stata ricambiata. Ho accarezzato ed ho toccato anche la ragazza che leccava ed ho scoperto essere bagnatissima, il perizoma era un inutile accessorio e l’ho sfilato. Avevo così a disposizione anche la figa ed il culetto della commessa. Mentre la accarezzavo e le toccavo i capezzoli ho iniziato a raccontare, in presenza della commessa, tutto ciò ché era accaduto a casa di Bianca. Il racconto ha molto eccitato Mirta che è venuta tre volte agitandosi sulla sedia e la ragazza è venuta anche lei a causa delle sollecitazioni delle mie dita che toccavano sia il clito che il suo buchetto posteriore. Mirta alla fine mi ha concesso alla commessa che ho condotto per mano nella camera da letto e le ho levato il reggiseno, ultimo indumento indossato. Eroca era molto bella e fascinosa grazie anche alle gambe molto lunghe e molto curate. Mi ha detto che aveva un fidanzato che la scopava tutti i giorni ma anche che sognava di avere un rapporto sereno e felice con una donna senza che lui lo sapesse. Erica ha anche sussurrato ad un orechio con voce roca per l’eccitazione “Fammi sentire quanto sei eccitata, non penserai mica che io sono fatta di legno? È da molti ...