1. Mamma e Zie fanno le porche a Ferragosto!


    Data: 28/05/2018, Categorie: Maturo Tabù Hardcore, Autore: MammaTroia, Fonte: xHamster

    ... il momento, come un geyser dalla punta del cazzo cominciò a uscire un getto di sperma che senza scherzare arrivò a più di un metro di altezza prima di ricadere sul corpo del ragazzo. Avrò contato una decina di spruzzate, sembrava una fontana impazzita. Erano tutti sporchi di seme, ma non durò molto le tre porche pulirono tutto, prima dalle loro facce e poi dal negretto. A quella vista anch’io stavo per arrivare al culmine e mia cugina mi invitò: “dai porco che aspetti a sborrare anche tu? vieni in bocca a tua cugina, fammi sentire che sapore ha il tuo sperma”. A dire la verità fui preso un po’ di sorpresa da quelle frasi, praticamente si era presa gioco di me e io ci ero cas**to pensando fosse un’ingenua, mentre la figura del fesso l’avevo fatta io… Cominciai quindi a venire: spruzzi corposi e densi arrivavano dritti in bocca a Simonella e, prima che ogni schizzata uscisse fuori, lei aveva già ingoiato la precedente, che spettacolo!
    
    “Wow, sei venuto tanto! Ma devi bere più liquidi, la tua sborra è troppo densa e appiccicosa, me la sento ancora in gola, perché non mi pisci in bocca così la mandò giù?” Non potevo credere a quelle parole… Volevo accontentarla, ma non sentivo lo stimolo di urinare, effettivamente dovevo essere davvero disidratato, il sole era bello forte e io parecchio accaldato, giù intanto si davano da fare, le 3 troie erano col culo per aria e a turno si facevano inculare: “niente fica mi raccomando, quella al massimo ce la lecchi per bene dopo, solo ...
    ... penetrazione anale, noi non la diamo al primo che capita, mica siamo delle adultere, noi non cornifichiamo i nostri mariti, ci togliamo solo qualche sfizio con l’hobby della sodomia!”. Non so chi delle tre zoccole aveva pronunciato quelle parole, erano proprio delle paracule (scusate il gioco di parole), non è che avesse molto senso quello che dicevano, era un ragionamento un po’ campato in aria. Io tra l’altro ero un po’ confuso, mia cugina alzò la voce: “Allora! Se non mi pisci addosso tu, ci penso io!” e dopo averlo detto, con una posa plastica si mise a testa in giù, usando le dita si tirò verso il basso la figa e mirò alla sua faccia cominciando a lanciare corti e forti schizzi di piscio, il primo andò a vuoto, il secondo se lo prese in fronte e, finalmente, il terzo le finì dritto in bocca: ”Aaahh, ci voleva proprio, peccato che sia calda. Ne ho ancora tanta da fare, sdraiati che ti annaffio tutto”. Senza riuscire a ribellarmi, mia cugina mi fece sdraiare, sembravo un manichino inerme, la vedevo lì in alto che si apriva i labbroni della fica pronta a sparare il suo piscio sul mio corpo, mentre dal basso sentivo le frasi più immonde fuoriuscire dalle bocche di quelle porche di mamma e zie: “Sturami il buco del culooooo! Spingilo più dentro, fammelo sentire nell’intestinoooo! Facci un clistere di sborra caldaaaa!!”. Poi non ricordo più nulla, so solo che mi sono svegliato all’ospedale, c’era quel cornuto di mio padre e i miei due zii intorno a me che ridevano perché finalmente ...