1. L’affitto della studentessa fuorisede


    Data: 18/09/2021, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: psycho narrator, Fonte: RaccontiMilu

    ... preso un cazzo così, vero?”
    
    Francesca non rispose, però era vero: non aveva mai preso un cazzo di quelle dimensioni. Era da quasi due anni che non aveva rapporti con nessuno, che il suo unico sfogo sessuale era masturbarsi sotto la doccia.
    
    Ed ora, mentre sentiva quel palo farsi largo dentro la sua fica… si vergognava… si vergognava di se stessa, ma stava godendo… stava godendo come mai prima… cercava di trattenersi, si disperava, si dava da sola della puttana, ma la verità era che stava godendo come mai prima.
    
    Alla fine, dopo quasi venti minuti che quel cazzo la stava penetrando, si sentiva sul punto di venire. Così, quando Gennaro le chiese di nuovo:
    
    ”Ti piace troia? Ammettilo che ti piace… lo sento che stai godendo…”
    
    Urlò, senza più contegno, senza vergogna, squassata da un orgasmo forte come mai prima:
    
    ”Si cazzo! Sto godendo!!! Continua a fottermi…”
    
    Gennaro, che non aspettava altro, né approfitto per umiliarla ancora di più:
    
    ”Mi devi pregare, mi devi pregare di stuprarti ancora…”
    
    Francesca, che oramai aveva perso ogni dignità, gli urlò fra le lacrime:
    
    ”Ti… ti prego… stuprami ancora, più forte… ti prego”
    
    Ed intanto il cazzo di Gennaro si muoveva frenetico nella sua vagina, e sentiva gli orgasmi uno dietro l’altro lasciarla senza fiato.
    
    Dopo un tempo che le parve infinito, sentì il ragazzo spingerle il cazzo fino in fondo nella fica, con le palle che sbattevano contro il clitoride, ed urlare:
    
    “Sto venendo troia, ti riempio di sperma ...
    ... la fica…”
    
    Francesca provò a dire di no, a pregarlo di tirare fuori il cazzo all’ultimo, ma era troppo tardi: un fiume di sperma caldo la stava inondando, le riempiva completamente la fica, lo sentiva mentre si faceva largo dentro di lei. E le piaceva da morire,
    
    Quando Gennaro uscì, le gambe le cedettero e cadde atterra sopra una pozza di sperma e di suoi umori. Non aveva fiato, era sotto shock.
    
    Gennaro la guardava dall’alto ridendo. Le avvicinò il cazzo, che puzzava di sperma e dei suoi umori, alla faccia e disse:
    
    ”Troia, pulisci tutto per bene… “
    
    Alla fine trovò la forza di leccarglielo e di ingoiare tutto quello che restava sul cazzo. Si vergognava di se stessa a tal punto da non riuscire neanche a tenere gli occhi aperti.
    
    E mentre il ragazzo si sedeva sulla sedia, le disse con tutta calma:
    
    ”Infilati due dita nella fica e leccati via tutto lo sperma…”
    
    Lei non ci poteva credere: quello era troppo!
    
    Aprì gli occhi per guardarlo in faccia. Gennaro, si stava toccando di nuovo il cazzo, ed intanto quel sorriso malefico sul volto si allargava sempre di più.
    
    Non ce la fece più, gli rispose:
    
    ”No, che schifo, io non lo faccio…”
    
    Lui, ancora seduto, gli assestò un calcio sul costato che le tolse il fiato.
    
    ”Muoviti troia! Fallo o ti riempio di calci in culo…”
    
    Lei, terrorizzata, iniziò ad infilare un dito nella fica: era bagnato di sperma e dei suoi umori, era disgustoso anche solo tenerlo lì, figuriamoci leccarlo.
    
    Ma aveva troppa paura per ...
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